Quanto prende di pensione un poliziotto

Quanto prende di pensione un poliziotto di Stato in Italia? Calcolare l’assegno pensionistico netto di questa categoria non è facile e concorrono diversi aspetti che è utile considerare per avere un’idea. Soprattutto per chi sta prestando servizio e vuole avere un’idea di quanto riceverà di pensione una volta uscito dal mercato del lavoro, è utile conoscere tutte le dinamiche che intercorrono nella valutazione dell’assegno. In questa guida vi daremo tutti i consigli da tenere in considerazione, soprattutto se avete intenzione di fare carriera o di rimanere un agente.

Quanto prende di pensione un poliziotto: anzianità e vecchiaia

Cominciamo ricordando che il personale di Polizia di Stato è stato escluso dal processo di armonizzazione previsto dall’art. 24 comma 18 della Legge 214/2011, ovvero la Legge Fornero. Per quanto riguarda, invece, i requisiti richiesti per il pensionamento, come riporta il sito web Prefettura.it, per chi andrà in pensione fra l’arco temporale che va dal 2019 al 2024, i requisiti richiesti sono i seguenti:

Pensione di anzianità

  • 58 anni di età e 35 anni di anzianità contributiva
  • 54 anni di età e la massima anzianità contributiva al 31/12/2011 (rendimento pari all’80%)
  • 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall’età

Pensione di vecchiaia

  • Dirigente Generale 65 anni
  • Dirigente Superiore 63 anni
  • Qualifiche inferiori 60 anni

Nel caso in cui non siano stati maturati i requisiti per la pensione di anzianità nel momento in cui viene raggiunto il limite di età ordinamentale, il dipendente dovrà continuare il servizio fino alla maturazione di uno dei seguenti requisiti:

  • Limiti ordinamentali + 1 anno + finestra mobile di 12 mesi
  • Pensione di anzianità + finestra mobile

Stipendio Polizia di Stato e indennità pensionabile

Per avere una stima dell’assegno pensionistico di un poliziotto è necessario prendere in considerazione diversi fattori, due di questi sono lo stipendio base o tabellare e l’indennità pensionabile, ovvero la pensione di base che viene maturata. Vediamo in questa tabella a quanto corrisponde l’indennità pensionabile in base alla posizione:

Qualifiche (Euro)
Vice questore aggiunto

812,70

Commissario capo

797,60

Commissario

790,30

Vice commissario

758,30

Ispettore superiore SUPS

772,10

Ispettore capo

737,30

Ispettore

714,40

Vice Ispettore

692,00

Sovrintendente capo

711,10

Sovrintendente

699,20

Vice Sovrintendente

665,90

Assistente capo

598,90

Assistente

545,30

Agente scelto

500,30

Agente

467,90

 

Per conoscere tutti gli aspetti legati agli incrementi, come l’assegno funzionale istituito con l’Art. 6 del Decreto Legge 387/1987, vi consigliamo di consultare le tabelle SIULP – Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia – dove sono presenti tutti gli incrementi e le assegnazioni extra pensione, oltre agli stipendi medi per ogni grado di Polizia. Queste, come abbiamo sottolineato, andranno a concorrere all’assegno pensionistico finale del poliziotto.

Quanto prende di pensione un poliziotto: un esempio di calcolo

Ora che abbiamo tutti gli elementi per comprendere come viene calcolato l’assegno pensionistico di un poliziotto, possiamo tentare un calcolo della pensione netta per la Polizia di Stato.

Esempio: Agente semplice con uno stipendio lordo annuo pari a 16.675,88 euro e 40 anni di servizio. Il pensionamento dovrebbe avvenire nel 2026 a 63 anni e 3 mesi – prima data utile – con una pensione annua lorda pari a 12.360 euro e un assegno pensionistico netto di 1.030 euro al mese.

Questo esempio è puramente indicativo e riguarda il ruolo dell’agente di Polizia senza le indennità e i buonuscita previsti dall’ordinamento e dalle leggi vigenti.

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