Quanto prendo di pensione con 27 anni di contributi
Quanto prendo di pensione con 27 anni di contributi? È una domanda legittima per chi ha intenzione di uscire a breve dal mercato del lavoro e vuole garantirsi un assegno pensionistico dignitoso. Sapere in anticipo a quanto ammonta tale cifra può infatti essere un buon vantaggio per correre ai ripari, qualora ce ne fosse l’occasione. Non dimentichiamoci, infatti, che ad oggi, in Italia, esistono diverse tipologie di trattamenti pensionistici che possono variare non solo in base ai contributi, ma anche con l’età anagrafica. Vediamo, dunque, quali sono i dati di riferimento per calcolare l’assegno, quali sono i trattamenti che lo consentono e alcuni esempi di calcolo.
Pensione con 27 anni di contributi: i requisiti
Per poter uscire dal mercato del lavoro con 27 anni di contributi, sono necessari alcuni requisiti. Infatti, la maggior parte dei trattamenti pensionistici non garantisce questa possibilità. Tra questi ricordiamo:
- Quota 41
- Quota 100
- Quota 102
- Ape Sociale
- Pensione anticipata ordinaria
Come si può notare, tutte le forme di uscita dal mercato del lavoro che rientrano nella pensione anticipata sono precluse a chi ha maturato 27 anni di contributi. Infatti, se per Quota 41 servono, appunto, 41 anni di contributi, per le altre non si scende sotto i 30 anni di contributi.
Quanto si prende di pensione con 27 anni di contributi: esempi di calcolo
Per poter effettuare un calcolo dell’ammontare dell’assegno pensionistico, anche solo a livello approssimativo, dobbiamo avere alcuni dati specifici dai quali partire, vale a dire:
- Età anagrafica
- Coefficiente di trasformazione
- Stipendio medio
È bene fare un piccolo appunto per quanto riguarda la retribuzione. Nel corso della carriera di un lavoratore possono concorrere al suo stipendio molte variabili che dipendono dagli straordinari, dagli scatti di anzianità, dagli adeguamenti e da altri fattori. Il coefficiente di trasformazione, invece, varia in base all’età, ma prenderemo come esempio i 67 anni della pensione di anzianità, l’unica possibile con questi anni di contributi, che sarà pari a 5,575 per cento. Per questo motivo il nostro esempio sarà un’approssimazione. Vediamolo di seguito.
- Esempio 1: stipendio medio di 1.000 euro netti al mese, montante contributivo di 115.830 euro. Con il coefficiente di trasformazione, l’assegno mensile sarà di 496 euro lordi.
- Esempio 2: stipendio medio di 1.500 euro netti al mese, montante contributivo di 173.745 euro. Sempre tenendo conto del coefficiente di trasformazione, l’assegno mensile sarà di 745 euro lordi.
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Non ho parole
Senza lavorare a 70 anni si prende la pensione sociale di 700 euro.
Veramente vergognoso
X me è una vergogna ,chi ha lavorato e versato contributi prende una miseria.chi nn ha mai lavorato ne versato contributi ,a momenti prende più di chi ha lavorato ?? Vergognoso