Quanto prendo di pensione con 42 anni di contributi
Quanto prendo di pensione con 42 anni di contributi? Per tutti quei lavoratori che hanno maturano molti anni di contribuzione, è una domanda più che normale. Ci sono, ovviamente, diverse variabili che concorrono alla generazione dell’assegno pensionistico e bisogna considerarle tutte per capire o, almeno, avvicinarsi alla cifra che andrà a costituire la pensione. Vediamo, in primo luogo, quali sono le formule previdenziali che garantiscono l’uscita dal mercato del lavoro con questa contribuzione e, successivamente, quanto si può percepire con un esempio concreto.
Come andare in pensione con 42 anni di contributi
Vediamo, dunque, quali trattamenti sono previsti per chi ha accumulato 42 anni di contributi e vuole, giustamente, raggiungere la pensione dopo anni di lavoro. La prima è la pensione di anzianità: in questo caso, oltre ai 42 anni di contributi, è necessario avere raggiunto 67 anni di età. Abbiamo, poi, la pensione ordinaria: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Per i lavoratori precoci, invece, la possibilità risiede nella Quota 41 per i lavoratori precoci: in questo caso bisogna rientrare in specifiche categorie di lavoratori e aver lavorato almeno un anno prima del compimento dei 19 anni di età.
Quanto prendo di pensione con 42 anni di contributi
Ora che sappiamo quali sono le formule previdenziali con le quali è possibile uscire dal mercato del lavoro, possiamo fare un esempio di quanto potrebbe essere un assegno pensionistico con dei requisiti medi.
Esempio 1 (pensione anticipata ordinaria): Mettiamo che si abbiano 42 anni di contributi con uno stipendio lordo annuo di 25mila euro e 65 anni di età. Tramite la pensione di vecchiaia sarà possibile maturare un assegno pensionistico pari a 1170 euro netti al mese. Dunque, lo stipendio di 1300 euro al mese circa, questa sarà la cifra che più o meno si percepirà una volta fuori dal mercato del lavoro.
Esempio 2 (pensione di vecchiaia): Modifichiamo e abbassiamo lo stipendio lordo anno a 20mila euro e 67 anni di età – necessari per accedervi. In questo caso l’assegno pensionistico dovrebbe aggirarsi sui 1014 euro netti al mese con uno stipendio di circa 1100 euro al mese netti.
Esempio 3 (Quota 41): in questo caso bisogna tenere conto dell’età del pensionando al quale si applicherà il famoso coefficiente di trasformazione. Il sistema di calcolo sarà quello a contributo misto, quindi sia retributivo che contributivo. Con uno stipendio di 1450 euro netti al mese, l’assegno pensionistico si aggirerà attorno ai 1150 euro netti al mese.
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