Quanto guadagna un elettricista: stipendio medio
Quanto guadagna un elettricista in Italia? Qual è il suo stipendio medio mensile? Per chi vuole intraprendere questa professione, sicuramente sono domande più che lecite, anche per farsi un’idea e capire se sia il mestiere giusto. Oggi il ruolo dell’elettricista è ancora fondamentale e richiesto sia nel privato che nel pubblico. Sono molte le università, i comuni, le aziende sanitarie che richiedono servizi nella manutenzione elettronica. Qual è, dunque, lo stipendio medio mensile di un elettricista in Italia? Vediamolo in questa breve guida.
Quanto guadagna un elettricista in Italia
Per poter rispondere a questa domanda, è necessario partire da una premessa: l’elettricista può lavorare sia come dipendente che come autonomo. Inoltre, può lui stesso fondare una ditta che si occupa di elettronica e manutenzione elettrica. Questo significa che il salario di un elettricista può diminuire o aumentare in base a diverse variabili. Partiamo dal principio. Lo stipendio medio mensile di un elettricista in Italia oscilla dai 1.027 euro a 1.549 euro al mese netti per una settimana lavorativa di 40 ore. Entro i cinque anni successivi lo stipendio medio può aumentare fino a 2.300 euro al mese netti.
Quanto guadagna un elettricista come libero professionista
Passiamo ora all’ipotesi che siate elettricisti, ma che vogliate mettervi in proprio, lavorare in autonomia e pagare le tasse come elettricista libero professionista con partita iva. In questo caso lo stipendio potrà variare sia in base alla mole di lavoro che al numero di clienti. In genere, lo stipendio medio di un elettricista come libero professionista è di 12,31 euro all’ora, circa 24.000 euro all’anno. I più giovani potranno inizialmente arrivare a 20.400 euro all’anno, mentre gli elettricisti senior possono raggiungere anche i 30.000 euro all’anno.
Come diventare elettricista
Come si diventa elettricista in Italia? Per poter esercitare questa professione è necessario conseguire un titolo di studio specifico. Si tratta di un diploma di scuola superiore professionale. Durante il corso di studio, suddiviso in tre anni più due, lo studente, nei primi tre anni, acquisirà le competenze di base del settore elettronico ed elettrotecnico. I corsi di formazione sono suddivisi in ore dedicate alla teoria e altre ore dedicate ai laboratori di elettronica. Una volta conseguito l’attestato di elettricista, lo studente può decidere di completare il ciclo di studio con due anni di specializzazione. Una volta terminati gli studi o, più speso, durante il quinto e ultimo anno, bisogna seguire un tirocinio o apprendistato presso un’azienda. Quest’ultima parte del percoro è necessaria al futuro elettricista per prendere confidenza con il mercato del lavoro ed è un’esperienza che può senz’altro essere inserita nel curriculum vitae.
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