10 domande illegali che il selezionatore non può fare
Il colloquio di lavoro è considerato un po’ come la più grande bestia da combattere per chi è in cerca di una mansione. Capita spesso, inoltre, che i selezionatori indaghino gli aspetti della vita privata dei candidati, sondando il terreno con domande un po’ troppo personali. In questi casi, almeno dieci, si tratta di un’azione illegale per legge. Business Insider Italia ha intervistato due esperte di selezione del personale, Ilaria Rossi di In Job e Libera Arienti di OpenJobMetis per capire quali siano queste domande vietate e come tutelarsi.
10 domande illegali che il selezionatore non può fare
Di quale nazionalità è? Questa domanda e dunque chiedere le origini del candidati, violerebbe il Decreto Legislativo N° 215 del 2003: “Attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica“.
Quali problemi ha avuto con il suo precedente datore di lavoro? Secondo l’art. 10 del Decreto Legislativo N° 276 del 2003, i selezionatori e le agenzie per il lavoro non possono fare osservazioni su eventuali problemi avuti con il precedente capo a meno che tali caratteristiche non incidano sulle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa o che non risultino un requisito fondamentale per lo svolgimento della mansione.
Risulta iscritto al sindacato? Sembrerebbe un quesito molto banale, in realtà questa domanda, come molte altre, è illegale in quanto violerebbe lo Statuto dei Lavoratori.
Qual è il suo pensiero sulla legge x? Anche questa domanda non dovrebbe essere mai formulata dai selezionatori. Il motivo è molto semplice, si tratta di quesiti formulati allo scopo di indagare le opinioni politiche e personali del candidato.
Lei è religioso oppure quali festività ha la sua religione? In questo caso entra in gioco l’art. 8 dello Statuto dei Lavoratori che recita: “È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore”.
Vuole avere figli oppure ha figli? Questa domanda viene formulata molto spesso dai selezionatori e non di rado si possono leggere storie e situazioni relative a questa richiesta. In questo caso si può ricorrere all’art. 27 del Codice delle Pari Opportunità.
Qualcuno l’aiuta con i figli? Anche in questo caso il selezionatore non può formulare certe domande, ne è tenuto a conoscere l’età anagrafica dei figli del candidato/a. L’art. 27 delle Pari Opportunità, anche in questo caso, tutela il lavoratore da certi tipi di domande.
È fidanzato/a o sposato/a? Una domanda tra le più comuni e spesso rivolta alle donne. Si tratta di quesiti indiscreti e che violano l’intimità del candidato e sono considerate per legge discriminatorie. Come asserisce l’art. 27 del Codice delle Pari Opportunità: “È vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, in forma subordinata, autonoma o in qualsiasi altra forma, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale”.
Quali tipo di lavoro svolgono i suoi genitori? Altra domanda che non potrebbe essere fatta al candidato di turno in quanto viola la sua intimità. In questo caso si può ricorrere o appellarsi al Decreto Legislativo N° 198 del 2006.
Ha sofferto o soffre di depressione o attacchi di panico? Secondo il Decreto Legislativo N° 276 del 2003 le domande inerenti lo stato di salute del lavoratore sono illegali e dunque vietate. Allo stesso modo, sono vietate tutte quelle domande volte a conoscere possibili disabilità del candidato. Diversamente, per chi appartiene alle categorie protette questo fatto non sussiste in quanto viene dichiarato nel curriculum vitae.
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Buongiorno , ad un colloquio di lavoro sono costretta a dire la mia età se mi viene chiesta perche’ non è presente volutamente nel Cv ? Grazie Eleonora
Salve Eleonora,
Chiedere l’età a un colloquio di lavoro è illegale e non è tenuta a inserirla nemmeno nel CV. È un dato personale che non dovrebbe avere peso nella scelta del candidato, a meno che non sia specificato un limite di età nell’offerta di lavoro (molto spesso nei concorsi è fissato un limite di età, ad esempio).
Speriamo di aver soddisfatto i suoi dubbi, in bocca al lupo!
La Redazione
In molti casi chiedono a persone in cat protetta come da art 1 L. 68/99 che problemi di salute ha il candidato
Dovrebbero mettere fuori legge anche: “Quanto è il suo stipendio attuale?”
Buongiorno,
Il selezionatore di un centro per l’impiego (ufficio pubblico). Mi ha fatto tutte le domande da Voi indicate come illegali
Ha figli?
Perché non ha l’accento di questa regione?
Da dove viene sua madre?
Nord Italia?
È depressa per la disoccupazione?
Ha avuto problemi personali nei suoi precedenti impieghi?
Come li ha risolti?
Risponda a queste domande che descrivono delle storie senza pensarci…
Ecc
Il colloquio era finalizzato allo svolgimento di un tirocinio, sono disoccupata da diversi anni da questo tipo di colloquio ne sono uscita con una sensazione di fallimento colpa e di delusione sopratutto perché messo in atto in un ufficio pubblico
Buongiorno Maria,
Ci dispiace molto per la sua esperienza. Domande di questo genere non possono essere fatte a un colloquio di lavoro. Quello che possiamo suggerirle è di segnalare agli organi competenti la sua esperienza oppure a un avvocato specializzaato nei diritti dei lavoratori.
Non si lasci abbattere, non la dia vinta a persone di quel tipo e continui la sua ricerca, vedrà che troverà senz’altro un lavoro.
Cordialmente,
La redazione
Ma che risposta è? Quello presso il centro per l’impiego non è un “colloquio di lavoro”, ma un assessment che ha la finalità di “profilare” l’utente per capire come indirizzarlo al meglio verso il mondo lavorativo.
Se l’utente non vuole rispondere nessuno lo obbliga, ma sarà un po’ più difficile inquadrare correttamente il profilo.
Ma siete sicuri di essere persone che si occupano di lavoro???
Buongiorno Carlo,
La nostra risposta è corretta e le domande che abbiamo elencato sono e rimangono illegali. L’assessment (inglesismo inutile, può scrivere anche ‘valutazione’) non si effettua chiedendo informazioni non funzionali al lavoro per il quale ci si candida e no, non è difficile inquadrare una persona evitando di porre domande intime e personali come il desiderio di avere figli o i problemi di salute. La legge è chiara su questi punti e abbiamo citato anche gli articoli ai quali fare riferimento. Le agenzie per il lavoro o interinali fanno colloqui e assumono, si chiama lavoro in somministrazione. Le ricordiamo che un candidato può essere assunto sia da un’azienda che da un’agenzia per il lavoro. Non è difficile reperire queste informazioni. Le consigliamo di evitare polemiche inutili e di informarsi prima di commentare, non per noi, ma per i lettori che cercano informazioni non fuorvianti e incorrette come le sue.
La redazione
Buongiorno,
ho inviato una mail ad una nota società di selezione del personale per una candidatura. Ho ricevuto tramite il loro portale un questionario da compilare con la richiesta di anche questi dati:
– stato civile
– figli numero ed età
– attuale retribuzione
E’ legale richiedere tali informazioni?
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti
Salve Marzia,
No, non è legale. Sono informazioni personali che non hanno nulla a che vedere con il profilo professionale.
Cordialmente,
La Redazione
Da noi a Udine non si prosegue il colloquio di lavoro senza il c2 storico perché senza accesso ai contributi regionali sulle assunzioni non ti regolarizzano, max lavoro occasionale con ritenuta d’acconto fino a quando il consulente del lavoro non ha la certezza che l’azienda ottenga i contributi con il tuo nominativo. Una volta ottenuti tengono due anni in azienda e ti spingono a licenziati x ottenere altri contributi con altri disoccupati mentre tu non avrai più agevolazioni per la ditta che ti assume. Il c2 versione storica viene richiesto dai CdL di Udine pena eliminazione del candidato perché vanno a Contattare telefonicamente tutte le aziende dove hai lavorato. Tutti sanno che i professionisti e CdL possono diffamare telefonicamente l’ex dipendente perché lo considerano prassi legale indenunciabile se si appartiene a classi sociali inferiori. La categoria professionale più scorretta sono i CdL in quanto i contratti di lavoro lì fanno firmare dopo minimo 3 cedolini paga emessi con data falsa di mesi prima, ecc ecc…..
Buonasera,
ho appena fatto un colloquio che mi ha lasciato perplessa, in quanto mi sono ritrovata a rispondere a domande personali riguardo aspetti che non avevano niente a che vedere con il mio CV, ad esempio, ho riscontrato una certa insistenza nel voler sapere a tutti i costi, riguardo un mio recente trasferimento che non ha peraltro prodotto alcun rapporto lavorativo, domande illogiche sull’evoluzione della professione tipo perché ha iniziato come addetta alle vendite e poi ha cambiato svolgendo la mansione di impiegata?…perché avevo 19 anni e ora ne ho 37? ironizzo ma sono stranita dai toni inquisitori che non avevo mai riscontrato in fase colloquiale, soprattutto perché avvenuto con un’agenzia interinale che pensavo garantisse professionalità. Se poteste aiutarmi a capire quanto rientra nella normalità, ve ne sarei grata. Grazie.
Buongiorno, ho sostenuto un colloquio in differita per un’azienda operante nel settore GDO, tra la tante domande verso il termine della call mi è stato chiesto se beneficiassi della naspi: è legale oppure no? Perché mi è stata posta tale domanda? Grazie. Omar