Falsi annunci di lavoro: 5 dettagli che vi aiuteranno a scoprirli ed evitarli

La piaga dei falsi annunci di lavoro infesta il web da ormai parecchi anni e fino a questo momento sono state migliaia le vittime cadute in questa trappola costituita da finte promesse e mansioni mai retribuite. Non si tratta di sfruttamento o lavoro in nero; molte aziende o presunte tali, sono in grado di mettere in atto una vera e propria campagna di reclutamento pubblicando sui maggiori portali per la ricerca del lavoro i loro annunci truffaldini. Ovviamente, questi portali non hanno alcuna relazione con queste aziende e dunque è bene armarsi, informarsi e capire quali sono i dettagli in grado di farci riconoscere i falsi annunci di lavoro.

Uno dei falsi annunci di lavoro più comuni consiste nel pubblicare un’offerta lavorativa che comprende mansioni quali segretariato, gestione del magazzino o ruoli impiegatizi. Una volta arrivati al colloquio, queste mansioni si trasformano magicamente in vendite porta a porta. Esistono, però, dei dettagli che possono aiutarci a capire se quello che abbiamo davanti è un vero lavoro o aria fritta. Come ha spiegato Margherita Bernardi della CGIL di Firenze: “Le entità che utilizzano impropriamente o illegalmente le pagine internet delle offerte di lavoro hanno individuato nei disoccupati e nelle loro famiglie un target commerciale da sfruttare. Chi ha ricevuto decine di rifiuti è particolarmente fragile sul piano personale e questa fragilità fa sì che diventi facile finire subornati da persone senza scrupoli“. Vediamo allora come evitarli

I 5 dettagli dei falsi annunci di lavoro

1) Annunci online relativi a un fantomatico ampliamento dell’organico: in questo caso i posti sono sempre molto appetibili e generalmente comprendono gestione del magazzino, segretariato, receptionist. Cercano sempre persone senza esperienza.

2) Contratto a tempo indeterminato: in questi falsi annunci di lavoro, nella sezione relativa al tipo di contratto, è sempre specificato il tempo pieno e l’assunzione a tempo indeterminato,. Il titolo di studio richiesto si ferma alla scuola dell’obbligo. Troppo bello e troppo facile per essere vero.

3) Telefonata sospetta: una volta inviato il curriculum a una di queste aziende, si riceve sempre una telefonata in un lasso di tempo estremamente breve. Il curriculum, vi dicono, è risultato interessante e vogliono che andiate da loro per un colloquio il giorno successivo, senza specificare di che tipo di lavoro si tratta.

4) Disponibilità immediata: non è sempre negativa come caratteristica, se inserita in un contesto professionale. Se, invece, si affianca a un contratto a tempo indeterminato, un titolo di studio da scuola dell’obbligo e non è richiesta alcuna esperienza specifica o qualificata, allora potreste avere a che fare con un falso annuncio di lavoro.

5) Spiegazioni molto vaghe: se durante la telefonata provate a chiedere in cosa consiste il lavoro per il quale vi siete candidati, non otterrete alcuna risposta soddisfacente. Anzi, il risultato sarà proprio quello di non aver capito assolutamente nulla sul tipo di mansione.

Cosa succede quando si decide di andare a colloquio

Una volta giunti nella loro sede, vi ritroverete davanti una fila di candidati, di solito almeno una ventina. Fin qui nessun problema voi direte, e invece no. Vi basterà fare una piccola prova del nove per capire la situazione: provate a chiedere loro di che tipo di lavoro si tratta, non vi sapranno dare alcuna risposta. Subito dopo, dal colloquio alla macchina in meno di mezz’ora: ovviamente vi spiegheranno che dovrete darvi da fare, che il lavoro e il guadagno lo dovrete ottenere col sudore e la fatica, come hanno fatto loro. Ne uscirete ancora più confusi e senza aver capito nulla di ciò che andrete a fare. In poco tempo sarete catapultati in macchina o in metropolitana e vi spediranno in qualche quartiere per vendere contratti porta a porta e raccogliere insulti.

Questa è una delle truffe lavorative più comuni e che, purtroppo, svaluta un lavoro onorevole e faticoso come quello degli incaricati alla vendita porta a porta. Il problema, infatti, non è il lavoro in sé, ma il metodo truffaldino con il quale si viene attirati. Di norma, se sono presenti queste cinque caratteristiche appena elencate, forse è meglio lasciare perdere e riprendere in mano la ricerca. Se, invece, decidete di andare avanti, è molto probabile, per non dire sicuro, che durante queste gite alla disperata ricerca di clienti che vi firmino quei fogli, non vi verrà mai detto se e quando verrete pagati e se e quando firmerete un vero contratto.

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