Bonus lavoro giovani under 36: cos’è e a chi spetta
Grazie al bonus lavoro giovani under 36, le aziende possono ottenere diverse agevolazioni con le assunzioni di candidati sotto i 36 anni di età che non siano mai stati assunti con contratto a tempo indeterminato. In questo contesto, la Legge di Bilancio ha introdotto nuovi incentivi che potranno essere utilizzati a partire dal 2021. Vediamo dunque come funziona questo bonus, chi ne ha diritto, quali sono gli incentivi e quali aziende non possono riceverlo.
Cos’è il bonus lavoro giovani under 36
Questo bonus è stato introdotto grazie alla Legge 27 dicembre 2015 N° 205. Secondo quanto riporta, è previsto un sgravio fiscale sui contributi Inps per aziende private che assumono giovani con contratti a tutele crescenti. Tramite il Decreto Dignità, i vecchi incentivi previsti sono stati sostituiti dal bonus lavoro giovani. Sono state introdotte alcune modifiche, come l’innalzamento dell’età, e sono stati lasciati i vecchi incentivi. In altre parole, i datori di lavoro possono usufruire di una riduzione dei contributi previdenziali e, di fatto, questo bonus serve a incentivare l’inserimento di giovani lavoratori sotto i 36 anni.
A chi si rivolge?
Il bonus lavoro giovani under 36 può essere richiesto da tutti quei datori di lavoro e aziende private che intendono assumere giovani con le seguenti caratteristiche:
- Hanno un’età massima di 35 anni (non hanno compiuto 36 anni)
- Non hanno usufruito di agevolazioni fiscali per l’assunzione
- Non sono mai stati assunti a tempo indeterminato
Chi può essere escluso dal bonus?
Ci possono essere, poi, dei motivi che potrebbero escludere la possibilità di ricevere questo tipo di bonus. In particolare, le motivazioni si basano sulle seguenti situazioni:
- L’azienda non deve aver effettuato l’assunzione nei 6 mesi precedenti
- L’azineda non deve effettuare licenziamenti collettivi nei nove mesi successivi e nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella medesima unità produttiva
Quali aziende possono avere accesso al bonus?
Il diritto all’esonero spetta a tutti i datori di lavoro privati nel biennio 2021-2022 che vogliono assumere giovani sotto i 36 anni, compresi i datori di lavoro del settore agricolo e i seguenti soggetti:
- Enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
- Ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche
- Aziende speciali costituite anche in consorzio
- Consorzi di bonifica
- Consorzi industriali
- Enti morali
- Enti ecclesiastici
- Enti pubblici economici
- Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici
Quali aziende non possono avere accesso alle agevolazioni
L’esclusione dal bonus spetta alle seguenti tipologie:
- Amministrazioni, aziende e enti del Servizio sanitario nazionale
- Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN)
- Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300
- Aziende sanitarie locali, Aziende sanitarie ospedaliere e strutture sanitarie istituite dalle Regioni con legge regionale nell’ambito dei compiti di organizzazione del servizio sanitario attribuiti alle medesime
- IPAB e Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP)
- Banca d’Italia, Consob e Autorità Indipendenti qualificate come amministrazioni pubbliche
- Università non statali legalmente riconosciute qualificate enti pubblici non economici dalla giurisprudenza amministrativa e ordinaria.
- Amministrazioni dello Stato, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le Accademie e i Conservatori statali, e le istituzioni educative
- Aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo
- Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Enti di area vasta, Unioni dei comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni
- Università
- Istituti autonomi per case popolari e ATER non qualificati dalla legge istitutiva quali enti pubblici non economici
- Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni
- Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali
In cosa consiste il bonus lavoro giovani under 36?
Ricoridamo che non possono usufruire di questo bonus i rapporti di lavoro in apprendistato e contratti di lavoro domestico. La durata del contributo raggiunge i 48 mesi e prevede le seguenti agevolazioni:
- 100 per cento della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, per 36 mesi e fino ad un massimo di 6 mila Euro annui, per ciascun lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato, ad esclusione di premi e contributi dovuti all’INAIL
Il bonus è cumulabile con gli incentivi per l’assunzione di lavoratori disabili o con il bonus per l’assunzione di disoccupati che percepiscono la NASPI e con l’IncentivO lavoro dell’ANPAL.
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