Il lavoro del lettore nelle fabbriche di sigari
Il lavoro del lettore nelle fabbriche ha origini abbastanza lontane. Dobbiamo tornare indietro di circa due secoli e andare a Cuba, nella città de L’Avana. Durante la metà del 1800 nascono le prime società di mutuo soccorso per i sigarai. Si tratta dei primi sindacati cubani, una svolta per i diritti dei lavoratori. In questo contesto, nelle fabbriche dove si producevano sigari, gli operai arrotolavano foglie di tabacco e lavoravano la materia per ore e ore ogni giorno. Per allietare il duro lavoro, Saturnino Perez fonda nel 1865 il giornale ‘La Aurora’, destinato ai lavoratori; all’interno sono presenti poesie, racconti, testi e articoli a tema politico.
Il lettore nelle fabbriche di sigari
Essere un lettore all’interno delle fabbriche di sigari era un vero e proprio mestiere. I lettori, infatti, venivano scelti in base alle loro qualità e capacità: era necessario non solo sapere leggere un testo scritto – la maggior parte degli operai era analfabeta – ma anche interpretarlo. Per questo la figura non era un semplice lettore, ma un vero e proprio attore, in grado di coniugare la buona pronuncia alla recitazione. Al termine della lettura, quando gli operai erano soddisfatti, invece di applaudire battevano i loro coltelli sul tagliere.
La deriva sovversiva dei lettori
la prima fabbrica nella quale è comparsa la figura del lettore a Cuba fu quella di El Figaro. Presto, però, molte altre fabbriche del paese cominciano a seguire l’esempio e la figura del lettore di sparge un po’ ovunque. A lungo andare, però, cominciano a destare una certa preoccupazione nei titolari, soprattutto per i temi politici. Per questo i lettori subiscono l’accusa di sovversivismo. Se un lettore veniva considerato troppo radicale dal titolare della fabbrica, questi veniva licenziato, provocando le ire dei lavoratori che rispondevano con scioperi e rallentamenti nella produzione. Le letture continuarono clandestinamente fino allo scoppio della guerra del 1870, un conflitto decennale che mise fine a ‘La Aurora’.
Il lettore nelle fabbriche oggi
Oggi questa tradizione continua. Bisogna sottolineare, infatti, che molti cubani scappati dal regime, importarono sia in Spagna che in America – Florida – questa usanza. È presente anche in Messico. Tra i sigari più famosi, nati proprio grazie alle letture dei libri, ricordiamo i ‘Montecristo’ e i ‘ Romeo y Julieta’. Per approfondire la storia della tradizione legata ai lettori delle fabbriche, vi consigliamo il volume ‘Una storia della lettura’ di Alberto Miguel.
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