Quanti perderanno il lavoro a causa del Coronavirus?

La pandemia di Coronavirus che sta mettendo in ginocchio sia il nostro sistema sanitario nazionale che quello di molti altri paesi, non avrà effetti solo su questo settore, ma anche sui mercati e, soprattutto sui tassi di occupazione. Sappiamo cosa significa non trovare un lavoro nel nostro paese e lo abbiamo capito meglio a partire dalla crisi del 2008. Ora, un altro colpo potrebbe avere effetti anche peggiori in Italia. A segnalare questo rischio è l’Organizzazione Internazionale del Lavoro: si tratta di un’associazione che riunisce governi, sindacati e organizzazioni industriali di 187 paesi del mondo. La relazione presentata dall’OIL mette in luce le conseguenze economiche casuate dalla diffusione del Coronavirus.

I numeri secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro

Secondo i dati, il numero di disoccupati nel mondo al 2019 era di 188 milioni di persone. Questo numero, però, è destinato a salire a causa dell’epidemia di Coronavirus che infesta ormai tutto il mondo (1 miliardo i soggetti a casa e in quarantena). Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro si tratta di un aumento che potrebbe superare quello dovuto alla crisi immobiliare del 2008. Il direttore generale dell’OIL, Guy Ryder, ha parlato di conseguenze drammatiche, con almeno 25 milioni di disoccupati in più causati dall’emergenza Coronavirus in tutto il mondo. In Italia, inizialmente, le stime sono state di 60mila unità.

I settori maggiormente colpiti dalla crisi del Coronavirus

Ad accusare il colpo saranno soprattutto i mercati occidentali con una perdita che potrebbe attestarsi sui 3100 miliardi di euro entro la fine del 2020. I settori maggiormente colpiti saranno quelli del turismo, dei trasporti e dell’industria dell’automobile. Quello che dovrebbero fare i governi e non solo quello italiano, è salvaguardare i posti di lavoro e le aziende che li offrono, nonché il salario dei dipendenti. Solo attuando delle politiche di mantenimento si potrà ripartire con più velocità lasciandosi alle spalle il rischio di una crisi senza precedenti nella storia contemporanea.

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