Decreto ‘Cura Italia’: 100 euro in più per chi ha lavorato a marzo
Si stima che siano almeno 3 milioni gli italiani in quarantena a casa da lavoro. Gli operatori sanitari, gli infermieri, i medici stanno facendo un lavoro immane nel tentativo di sconfiggere l’epidemia di Coronavirus. L’Italia è uno dei paesi più colpiti con la regione Lombardia in testa. Nonostante questo si corre ai ripari: la Polizia cerca di far rispettare gli ultimi decreti e le misure di contenimento varate dal Governo e il personale sanitario combatte una guerra che è già costata almeno 2mila contagi fra i lavoratori del settore.
->LEGGI ANCHE La proposta del reddito di quarantena
Anche corrieri, magazzinieri, cassieri rischiano molto
Putroppo non ci sono solo gli infermieri, gli OSS e i medici a rischiare il contagio da Coronavirus. La disponibilità di beni di prima necessità deve essere garantita, così come la possibilità di acquistare online. Per questi motivi anche i corrieri, i cassieri, i magazzinieri sono categorie esposte che lottano per garantire la sussistenza a chi si trova in quarantena. In questo caso, il Decreto ‘Cura Italia’ prevede 100 euro in più nella busta paga di marzo a tutti quei lavoratori che hanno continuato a fare il loro mestiere anche in questo mese. Ma il rischio vale davvero 100 euro in più? Ovviamente no. Il Governo ha stanziato 25 miliardi, per ora, e si procede giorno per giorno. L’economia italiana sta rallentando, ma non può fermarsi del tutto. Il default è dietro l’angolo. Per questi motivi la situazione è ben più complicata di come appare.
->LEGGI ANCHE Assenza da lavoro per Coronavirus: come funziona
A chi spetta il bonus da 100 euro
Per quanto riguarda il bonus da 100 euro nel dettaglio, è previsto per tutti queli lavoratori dipendenti con un reddito complessivo dell’anno precedente pari o inferiore a 40mila euro e che abbiano lavorato anche solo pochi giorni in sede nel mese di marzo. Tale riconoscimento si considera esentasse. Cosa significa? Significa che non rientrerà nella formazione del reddito. È previsto un altro bonus, invece, per i lavoratori autonomi: 600 euro per chi ha una partita IVA attivata a partire dal 23 febbraio 2020. Cliccando qui potrete leggere il testo del Decreto.
© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.
Scusatemi ma per chi a fatto la domanda di disoccupazione che non si sa se possibile lavorare “questi domande”e dobbiamo stare in casa senza lavoro e senza soldi si può fare qualcosa ??? Grazie !
Qualcuno ha pensato di tutti gli badanti stranieri che ogni giorno rischiano proprio la vita ??
È per gli operatori ecologici?