Pensioni: requisiti fino al 2022, cosa cambia
Da pochi giorni, per la precisione a partire dal 7 febbraio 2020, l’Inps ha emanato una nuova circolare che fa il punto della situazione sull’eventuale modifica dei requisiti per andare in pensione tramite le diverse formule contrattuali. Quanto previsto dalla nota, infatti, verrà applicato a partire dal 1° gennaio 2021, tenendo conto che l’aspettativa di vita non è stata modificata per ora. Vediamo nel dettaglio le diverse formule previdenziali.
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I requisiti per andare in pensione
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, i requisiti rimarranno invariati fino alla data del 31 dicembre del 2022. Dunque sarà possibile uscire dal mercato del lavoro con i 67 anni di età. Dopo tale data i requisiti dovranno essere adeguati nuovamente alla speranza di vita. I requisiti per il pensionamento dei lavoratori precoci rimarrà fissato a 41 anni fino al 2026. Per rientrare nei precoci, lo ricordiamo, è necessario aver maturato almeno 12 mesi di contributi entro il 19esimo anno di età. Infine, per la pensione di anzianità con il sistema delle quote, i requisiti rimangono 35 anni di contributi e 62 anni per uscire con la Quota 98 per i lavoratori dipendenti, mentre per gli autonomi sarà prevista Quota 99 con 63 anni di età.
Pensione anticipata
I requisiti necessari per poter accedere alla pensione anticipata rimarranno validi fino al 31 dicembre 2026. Questo significa che entro quella data chi avrà accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi – uomini – o 41 anni e 10 mesi di contributi – donne – avrà la possibilità di presentare la domanda per il pensionamento anticipato senza il paletto dell’età anagrafica.
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