Quota 41, Tridico: servono ‘coefficienti di gravosità’

Si torna a parlare di Quota 41 e a farlo è il Presidente Inps, Pasquale Tridico, durante l’incontro a Cagliari per il rendiconto sociale dell’Ente 2017/2018. Come riporta anche Termometro Politico, per Tridico la misura è una valida alternativa e una possibilità per il superamento strutturale della Legge Fornero, ma ad alcune condizioni. Nel frattempo, i numeri della Quota 100 rimangono inferiori alle aspettative.

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Quota 41, Inps: introdurre coefficienti di gravosità

L’Inps, e in particolar modo il Presidente Pasquale Tridico, torna a parlare della misura di cui in molti aspettano una modifica e un’apertura che consenta di usufruirne senza restrizioni che, in questo caso, consistono nell’ampliamento a tutti, indipendentemente dall’età. Durante l’incontro di Cagliari, il Presidente Inps ha parlato di un’opzione valida anche se strettamente rigida. È possibile andare in pensione anticipata con Quota 41, ma sono necessari dei correttivi per poterne usufruire nel modo giusto. Questi correttivi, ha spiegato, dovrebbero consistere in coefficienti di gravosità da estendere, però, a ogni misura previdenziale. In questo modo sarà possibile garantire l’uscita flessibile a tutti, con un’età di uscita dal mercato del lavoro per ogni categoria. Tridico ha precisato: “Tutto il sistema previdenziale dovrebbe basarsi sui coefficienti di gravosità“.

Quota 100 non piace agli italiani

Durante l’evento sardo tenutosi a Cagliari, Tridico ha parlato anche della Quota 100, misura voluta dalla Lega e dal M5S con la quale è possibile uscire in anticipo dal mercato del lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi. Le adesioni, secondo gli ultimi report, sono state inferiori alle aspettative. Si parla di 200mila richieste a fronte delle 300mila previste. 130mila di queste sono state liquidate.

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