Opzione Donna e Quota 100, cosa succede nel 2020
Si continua a parlare di pensioni e, in particolare, dell’Opzione Donna e della Quota 100, misure che hanno cambiato in positivo le carte in tavola per diversi italiani e per specifiche categorie di lavoratori. La seconda, però, non ha ottenuto i risultati sperati e da mesi si parla di una possibile modifica. Ecco quali sono le novità per il 2020 in merito alla riforma pensionistica italiana.
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Pensioni: Opzione Donna nel 2020
La misura dell’Opzione Donna dovrebbe essere confermata anche per il 2020. Ricordiamo che permette di uscire dal mercato del lavoro con 35 anni di contributi e 58 di età per le lavoratrici dipendenti, 59 per le lavoratrici autonome. Inoltre, chi riesce a raggiungere i requisiti entro il 31 dicembre, dovrà attendere almeno 12 mesi prima di ricevere il primo assegno, se lavoratrice dipendente, 18 mesi se lavoratrice autonoma. In aggiunta si parla anche dei lavoratori precoci: è prevista, infatti, una finestra di tre mesi con almeno un anno di contributi versati entro i 19 anni e 41 in totale.
Pensioni: Quota 100 nel 2020
Per la Quota 100, voluta dalla Lega in accordo con il M5S, sono previste almeno tre finestre di uscita nel 2020. La misura prevede l’uscita anticipata dal mercato del lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi versati e avrà termine nel 2021. Per i lavoratori del settore privato, la prima finestra utile si aprirà dopo tre mesi dal raggiungimento dei requisiti, mentre per i lavoratori pubblici si allunga a sei mesi. Per chi lavora nel settore scolastico, invece, la domanda deve essere inviata entro febbraio 2020. In questo caso la prima finestra utile dovrebbe arrivare entro settembre.
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