Quota 100, Bellanova: emendamento per abolirla

L’esame della Legge Parlamentare relativo alla Manovra di Bilancio 2020 è ormai vicino, ma il dibattito è ancora molto caldo per quanto riguarda la riforma delle pensioni e, in particolare, quelle anticipate, inclusa Quota 100. Italia Viva, partito di Matteo Renzi, insiste sull’abolizione della misura quanto prima. Come ha sottolineato il Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Teresa Bellanova, durante l’intervista a Omnibus su La7: “Su Quota 100 ribadisco che presenteremo un emendamento“.

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Manovra e Quota 100: la posizione di Italia Viva

Il partito fondato da Matteo Renzi, Italia Viva, ha annunciato la presentazione di un emendamento che avrà lo scopo di abolire la Quota 100, misura voluta da Lega e M5S che garantisce l’uscita dal mercato di lavoro in anticipo, vale a dire con 62 anni di età e 38 di contributi versati. Difficile che i renziani riescano nell’intento: dall’altra parte sia il M5S che la Lega si trovano d’accordo su questo fronte e per il PD bisogna continuare fino alla sua scadenza nel 2021. Nonostante questa situazione, i renziani non voglio fare alcun passo indietro: presenteranno comunque l’emendamento per abolire la misura.

Il problema delle nuove generazioni

Italia Viva ha puntato il dito sulla situazione che potrebbe crearsi nell’immediato futuro. Sappiamo già che entro i prossimi anni l’aspettativa di vita si allungherà e porterà l’età pensionabile avanti di un mese. Non solo, a farne le spese per la Quota 100 saranno i giovani di oggi, i trentenni e i quarantenni che rischiano di non poter andare in pensione o, peggio, di andarci con un assegno troppo basso. Come ha spiegato il Ministro Bellanova: “Sono soprattutto le nuove generazioni, se non destiniamo loro risorse per la previdenza non arriveranno mai alla pensione“.

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Un pensiero su “Quota 100, Bellanova: emendamento per abolirla

  • 2 Novembre 2019 in 4:31 pm
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    Ma Santa Polenta, capisco anzi potrei capire i giovani che dovranno lavorare fino alla pensione forse irraggiungibile molto bassa, ma la mia gioventù è quella dei miei coetanei con qualche anno in meno o con qualche anno in più bruciata nelle fabbriche a lavorare Dove la mettiamo Non ce l’hanno rubato anche a noi il futuro, abbiamo iniziato a lavorare facendo un contratto col Governo che dopo 35 anni saremo andati in pensione poveretti noi ne avevamo 14 15 quando abbiamo iniziato altro che per Coci di un anno ma di 5 o 6 anni e ci siamo dovuti sobbarcare una riforma Dini una riforma amato come cavolo si chiamava e in più la riforma Fornero Non solo ci hanno rubato la nostra gioventù ma ci hanno anche rubato la nostra vecchiaia quindi che la smettano di metterci contro i giovani di adesso Anzi se non li aiutiamo noi noi che andiamo in pensione sperando di andarci il governo non li aiuterà di certo né con quota 40 50 60 o chi più ne ha più ne metta quindi la smettono di dire cazzate.

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