Pensioni: uscita a 67 anni e 1 mese dal 2021

Si torna a parlare del tema pensioni e, in particolare, dell’aumento dell’età pensionabile. Infatti, anche se non è prevista una riforma specifica per questo caso, i requisiti anagrafici per raggiungere la pensione di vecchiaia verranno innalzati a 67 anni e un mese nel 2021. Secondo l’Istat, la speranza di vita, lo scorso anno, è aumentata a 83 anni rispetto agli 82,7 del 2017, mentre la speranza di vita a 65 anni e di 20,9 anni.

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I requisiti congelati da Lega e M5S

Secondo il quotidiano Il Messaggero, i requisiti per la pensione di anzianità sono stati congelati dalla Lega e dal M5S fino al 2026, ma solo per quanto riguarda quelli contributivi: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il requisito legato all’età, invece, aumenterà e nel 2021 toccherà attendere un mese in più dopo il compimento dei 67 anni di età. Il provvedimento che lancerà ufficialmente l’aumento dell’età pensionabile, dovrà essere adottato entro la fine dell’anno.

Le parole di Renzi al Corriere della Sera

Per quanto riguarda la Quota 100, misura voluta dalla Lega e che consente di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi, Matteo Renzi, oggi leader di Italia Viva, ha sottolineato le sue posizioni per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, iva, sanità: “Innanzitutto c’è il blocco dell’aumento dell’Iva: dobbiamo dire grazie alla caparbietà di Teresa Bellanova e Gigi Marattin se abbiamo raggiunto il risultato. Considero positive le misure su famiglia, sanità, e il ritorno alla nostra politica di iperammortamenti. I tre miliardi sul cuneo fiscale sono un segnale sui salari. Per cambiare le cose davvero servono 20 miliardi sul cuneo fiscale come facemmo noi cinque anni fa: tre miliardi sono solo un piccolo acconto. Meglio di nulla, comunque – e per Quota 100 ha aggiunto – Su quota 100 invece sarà più difficile perché Lega e Cinque Stelle voteranno insieme. Ma è giusto fare la battaglia: spendere 20 miliardi in tre anni per 150.000 persone è un errore clamoroso. Avremmo dovuto mettere quei soldi per i giovani, per gli stipendi, per le famiglie“.

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