Reddito di cittadinanza: da domani convocazioni per trovare lavoro
Sono passati alcuni mesi dall’approvazione e successiva entrata in vigore del Reddito di cittadinanza, la misura voluta dal M5S per aiutare le persone disoccupate a reinserirsi nel mondo del lavoro anche grazie a un assegno mensile. Proprio quest’ultimo è stato fonte di numerosi problemi e defezioni a causa delle basse somme erogate e fino a questo momento è stato l’unica testimonianza dell’entrata in scena della misura. Da domani, però, le cose dovrebbero cambiare per almeno 704mila beneficiari.
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Reddito di cittadinanza: arriva la convocazione per i beneficiari
Da domani partiranno le convocazioni dei beneficiari, almeno 700mila, che dovranno presentarsi presso i rispettivi centri per l’impiego al fine di sottoscrivere il famoso Patto del Lavoro. I beneficiari saranno quindi tenuti a collaborare con i navigator e a rispettare gli obblighi sottoscritti al momento della richiesta del sussidio economico. Tra questi, il più importante riguarda sicuramente quello di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue. Ricordiamo che per offerta di lavoro congrua si intende una posizione lavorativa in linea con le competenze e le conoscenze del candidato e con la distanza dalla residenza del beneficiaro. A tale proposito, proprio la distanza e le offerte di lavoro saranno relazionate in questo modo:
- La prima offerta di lavoro è ritenuta congrua se si trova entro 100 km di distanza dalla residenza del candidato
- La seconda offerta di lavoro sarà congrua entro i 250 km di distanza dalla residenza del candidato
- La terza offerta di lavoro potrà provenire da qualsiasi paese del territorio nazionale
Ricordiamo, inoltre, che grazie all’assegno di ricollocazione, i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno seguire corsi di formazione.
Da dove partiranno le convocazioni domani
Come riferisce Anpal Servizi, il maggior numero di beneficiari arriverà dal sud Italia. La prima regione per numero di soggetti è la Campania con 178.370 beneficiari, poi Sicilia con 162.518 beneficiari, Calabria con 64.057 e Puglia con 50.904. I navigator di queste regioni avranno il compito più difficile anche a livello gestionale: se nel resto del paese il rapporto è di 1 navigator per 236 beneficiari, in queste regioni la media si alza a 1 navigator per 370 beneficiari.
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