11 milioni di posti di lavoro nel mondo con le rinnovabili
I numeri del Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2019 parlano chiaro: nel mondo le energie rinnovabili garantiscono ben 11 milioni di posti di lavoro. L’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili sottolinea il dato occupazionale più alto degli ultimi anni, nonostante le installazioni siano calate nell’ultimo anno. Il 39 per cento dei posti di lavoro si trova in Cina, con 3,6 milioni di occupati nel settore del fotovoltaico e il 32 per cento di occupazione femminile.
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I nuovi paesi che puntano sulle rinnovabili
Come sappiamo, in cima alla lista dei paesi e dei continenti che più si sono spesi per convertire la produzione di energia e renderla ecosostenibile, troviamo Stati Uniti, Europa e Cina, ma altre zone geografiche stanno emergendo negli ultimi anni nel settore dell’esportazione di pannelli fotovoltaici. In crescita dal 2018 spiccano paesi come il Vietnam, la Tailandia e la Malaysia, confermando il primo posto dell’Asia in questo campo grazie a una quota del 60 per cento dei posti di lavoro.
Le parole del direttore generale di IRENA
Il direttore generale di IRENA, Francesco La Camera, ha spiegato: “Le rinnovabili soddisfano tutti i principali pilastri dello sviluppo sostenibile: ambientale, economico e sociale. Con l’aumento della trasformazione energetica globale, questa dimensione occupazionale rafforza l’aspetto sociale dello sviluppo sostenibile e fornisce un’altra ragione per cui i paesi si impegnano a favore delle energie rinnovabili“.
Il fotovoltaico in cima alla lista
Di tutte le energie rinnovabili, il fotovoltaico è quello che ha avuto maggiore successo nel mondo anche a livello occupazionale. Un terzo di occupati totali, infatti, 3,5 milioni, lavora nel settore dei pannelli fotovoltaici, la maggior parte in Asia. A seguire ci sono i biocarburanti liquidi, l’energia elettrica e l’energia eolica con 1,2 milioni di occupati. Anche nell’ultimo caso è la Cina il motore trainante con il 44 per cento dell’occupazione eolica prima di Germania e Stati Uniti. I biocarburanti continuano a crescere e sono già a 2 milioni di occupati, mentre il settore idroelettrico (2 milioni di occupati) rimane fermo a causa della scarsa crescita del settore.
In Italia le rinnovabili sono al 35 per cento
Secondo i dati rivelati da Terna, nel corso del 2018 le energie rinnovabili hanno continuato a crescere anche in Italia passando dal 33 al 35 per cento nella produzione elettrica e registrando una crescita giunta al 18,3 per cento per quanto riguarda i consumi. In Europa le installazioni del fotovoltaico hanno registrato un aumento del 60 per cento nello scorso anno, anche se l’UE detiene una quota ancora molto bassa del mercato, meno del 10 per cento. Come ha precisato Matthias Buck, responsabile della politica energetica europea ad Agorà Energiewende: “Finora l’Ue ha perso l’opportunità di trarre profitto dai prezzi dei moduli molto favorevoli: l’energia solare infatti è spesso più economica dell’elettricità prodotta dalle centrali convenzionali. Tuttavia, tre paesi – Spagna, Francia e Italia – puntano a 45 gigawatt e oltre di solare“.
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