Reddito di cittadinanza, Chef Parisi: “Lavorano solo nei week end, se gli va”

Il reddito di cittadinanza sembra essere una vera e propria piaga per i settori ristorativo e albeghiero. Dopo lo sfogo degli alberghi e degli hotel senza personale, al quale fece seguito una lunga polemica proprio sulla remunerazione e i contratti offerti dai datori di lavoro lunga la riviera, ora è lo Chef Parisi a denunciare la sua situazione: “Con il reddito di cittadinanza la gente che lavorava, la manovalanza, i lavapiatti, gli uomini delle pulizie, sono spariti. Se ne stanno a casa, lavorano solo nei weekend, se gli va. Tanto guadagnano lo stesso“.

L’intervista per ‘Il Dubbio’ dello Chef Parisi

Intervistato per il quotidiano, il ‘cuoco contadino’ ha raccontato la sua situazione e, probabilmente, quella di molti altri ristoratori dopo l’arrivo del reddito di cittadinanza. Disoccupati e giovani si accontentano della somma elargita dalla card e nel frattempo arrotondano con dei lavoretti, senza impegnarsi a tempo pieno in un lavoro. Come dichiarato a Claudio Rizza del quotidiano ‘Il Dubbio’, ora lo chef fatica a trovare personale, soprattutto lavapiatti e addetti alle pulizie, candidati che identifica come ‘uomini di fatica’ che permettono ai cuochi e agli chef di esprimere il loro talento e regalari ai clienti grandi emozioni culinarie.

I giovani e i disoccupati preferiscono rimanere a casa

Come ha sottolineato lo Chef Parisi, i disoccupati e, soprattutto, i giovani, preferiscono rimanere a casa percependo il RdC anziché lavorare come lavapiatti e guadagnare un modesto stipendio, preferiscono evitare la fatica e arrotondare nei fine settimana: “Succede che chi guadagnava 900 euro al mese, lavando i piatti, facendo le pulizie, insomma gli uomini di fatica, la manovalanza che è la ricchezza di un ristorante perché senza di loro camerieri, cuochi e chef poco possono fare, ora se ne sta bellamente a casa. Hanno ottenuto il reddito di cittadinanza, chi 600, chi 700 – e ha aggiunto – Puntano tutto sugli extra. I sabati e le domeniche il lavoro si trova facilmente, soprattutto ora che manca la manodopera e siamo nella stagione delle ferie estive. Nu guaglione che ti fa un turno nel weekend prende 50 euro. Se di domenica fai mattina e sera ne prendi 100. Bastano quattro domeniche e arrivi a 400 euro più i sei-settecento del reddito di cittadinanza, eccolo lì che guadagni più di prima lavorando quattro giorni al mese“.

I rischi collegati al reddito di cittadinanza

Lo chef ha poi sottolineato i rischi che si corrono facendo lavorare una persona che percepisce il reddito di cittadinanza: “Se ti beccano che fai lavorare uno che percepisce il reddito di cittadinanza passa i guai lui ma li passi pure tu, devi spiegare perché non lo hai messo in regola. Lui naturalmente non vuole, perché sennò addio reddito. C’è naturalmente chi se ne approfitta per non pagare i contributi, e rischia“.

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