RdC, chiamata per 120mila famiglie: sanzioni per chi non si presenta
Dai centri per l’impiego stanno per arrivare le prime telefonate alle 120mila famiglie che risultano beneficiarie del Reddito di Cittadinanza. I componenti dei nuclei famigliari che ricevono l’assegno dal mese di aprile e sono quindi immediatamente attivabili, dovranno presentarsi presso il centro per l’impiego della loro zona per sottoscrivere il cosiddetto ‘patto del lavoro’, la data verrà comunicata proprio tramite la telefonata. Il concorso per navigator è dunque giunto al termine e ora ci si prepara per la seconda fase della misura, nonostante la prima sia stata abbastanza complicata e piena di dubbi.
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Le convocazioni nei centri per l’impiego
Oggi i centri per l’impiego daranno il via alle telefonate nei confronti dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Si tratta della fase successiva al concorso per i navigator e all’adesione alla misura voluta dal Governo e in particolare dal M5S. Saranno 120mila le famiglie contattate, circa il 24 per cento di tutti i beneficiari, secondo il Messaggero. Il numero di adesioni cresce lentamente e non mancano i dubbi e i timori fra i vertici del movimento. Coloro che verranno chiamati, dovranno presentarsi presso il centro per l’impiego nel quale sono iscritti e dovranno sottoscrivere il cosiddetto ‘patto del lavoro’. La procedura, nella realtà, doveva cominciare dal mese di maggio, ma i tempi si sono dilatati, nonostante fossero stati stabiliti per Legge.
Le sanzioni per chi non si presenta
Per coloro che decideranno di non presentarsi all’appuntamento, saranno presi dei provvedimenti anche abbastanza severi. Sono previste, infatti, delle sanzioni, anche se c’è chi suppone che in molti si ritireranno dalla misura a causa del basso assegno percepito, soprattutto coloro che hanno ricevuto pagamenti inferiori a 300 euro mensili. Per quanto riguarda le sanzioni, invece, chi non si presenterà nei centri per l’impiego si vedrà negata l’erogazione dell’importo per un mese, mentre chi non si presenterà anche la seconda volta, dovrà rinunciare a due mensilità del Reddito di cittadinanza. Il diritto al beneficio verrà revocato dopo tre mancati appuntamenti. Sono previste, infine, decurtazioni nel caso in cui anche uno solo dei membri del nucleo famigliare considerati attivabili non si presenti alle iniziative di orientamento o ai vari progetti.
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