Pensioni, Salvini: “UE dice che sbagliamo, noi avanti con Quota 41”

La Commissione Europea non ha mai visto di buon occhio la riforma pensioni che il Governo Lega-M5S ha attuato quest’anno. Al fine di superare la Legge Fornero, è stata introdotta la Quota 100; si tratta di una misura-ponte di durata triennale che garantisce l’uscita dal mercato del lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi versati. Al termine di questo triennio dovrebbe arrivare la tanto attesa modifica alla Quota 41, che verrebbe estesa a tutti, indipendentemente dall’età. L’UE, di contro, è sempre più vicina a promuovere una misura d’infrazione all’Italia: il braccio di ferro con il leader della Lega, Matteo Salvini, non si ferma.

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Salvini a Foligno: obiettivo Quota 41, anche se UE non vuole

Durante il comizio di Foligno, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha risposto alla lettera dell’Unione Europea relativa alla violazione, da parte dell’Italia, delle regole sul debito. Secondo il trattato di Maastricht, infatti, il debito non deve superare il 3 per cento e a breve potrebbe essere in arrivo la conferma ufficiale della procedura di infrazione da parte di Bruxelles. Matteo Salvini, durante l’incontro, ha risposto: “Sulla legge Fornero siamo solo all’inizio. La lettera dell’Ue ci dice che abbiamo sbagliato a iniziare a smontarla e ad approvare ‘quota 100’. Io rispondo educatamente che siamo solo all’inizio perché l’obiettivo è quota 41 –  aggiungendo – Andare in pensione dopo 41 anni di fabbrica, di negozio o di ospedale – ha sottolineato il leader della Lega – mi sembra il minimo. Quindi sarà un bel confronto tra due prospettive diverse, di vita“.

La lettera dell’UE e il rischio procedura di infrazione

Secondo la Commissione Europea, l’Italia ha violato le regole sul debito: Bruxelles ha bocciato i provvedimenti del Governo Lega-M5S e sarebbe in fase di apertura della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Secondo l’UE, il reddito di cittadinanza, così come la Quota 100, sarebbero le misure responsabili della stagnazione economica del paese e della sua instabilità finanziaria. Le conseguenze, dunque, potrebbero essere inevitabili e lo stesso commissario europeo di bilancio, Guenther Oettinger ha ribadito: “L’Italia non dovrebbe essere un rischio per l’eurozona“.

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