Pensioni: ecco quanto si perde veramente sull’assegno

Con l’ultima manovra del Governo, la rivalutazione delle pensioni subirà una contrazione importante. Il ricalcolo degli assegni è partito dal mese di aprile, ma nei prossimi mesi è previsto un conguaglio sulle rate degli assegni erogati a maggio e giugno. L’Inps attuerà dunque un prelievo per rientrare delle somme erogate in più nei primi mesi dell’anno. Ecco i calcoli per tutte le fasce.

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Pensioni: i dati sulle rivalutazioni

Ci saranno quindi dei ritocchi sugli assegni allo scopo di recuperare parte delle somme erogate nei primi tre mesi dell’anno. Ecco qui di seguito tutte le fasce:

  • Pensioni superiori a 3 volte il minimo e inferiori a 4: 97 per cento di rivalutazione
  • Pensioni superiori a 4 e inferiori a 5 volte il minimo: 77 per cento di rivalutazione
  • Pensioni superiori a 5 e inferiori a 6 volte il minimo: 52 per cento di rivalutazione
  • Pensioni superiori a 6 volte il minimo: 47 per cento di rivalutazione
  • Pensioni superiori a 8 volte il minio: 45 per cento di rivalutazione
  • Pensioni superiori a 9 volte il minimo: 40 per cento di rivalutazione

Pensioni: le parole di Durigon

Le opposizioni parlano di vero e proprio ‘scippo’ delle pensioni, ma la risposta del sottosegretario Durigon non è tardata ad arrivare. Per il quotidiano La Verità ha spiegato: “Chi ha una pensione fino a 2.000 euro “perde” 0,12 centesimi. Gli altri un po’ di più a scalare, secondo una tabella progressiva. Il massimo che uno perde parliamo di quelli che sono fra i 5 e i 6.000 euro è lo 0,5 per cento dell’aumento“. Si tratta di una situazione a scalare: dai 3000 fino ai 3500 euro mensili si perderanno almeno 18 euro, dai 5000 in poi si arriverà a 25 euro. Il colpo si fa sentire sul lungo periodo: con una pensione di 5000 euro lordi al mese, ad esempio, si perderanno fino a 300 euro all’anno.

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