Confindustria: Reddito di Cittadinanza troppo alto, scoraggia il lavoro
Il Reddito di Cittadinanza e la Quota 100 sono i due cavalli di battaglia di questo Governo Lega-M5S. Se la seconda misura sembra aver portato con sé non poche polemiche e tanti dubbi, la prima, nonostante l’attesa di molti, sta suscitando diverse perplessità, soprattutto da parte delle imprese e da Confindustria. Come riporta anche Il Sole 24 Ore, il Reddito di Cittadinanza potrebbe avere un effetto contrario rispetto a quanto ci si aspetta: potrebbe disincentivare i giovani nel cercare un lavoro a causa degli elevati benefici economici derivanti proprio dall’assegno.
Confindustria critica su Reddito di Cittadinanza: le parole di Albini
A dare voce ai dubbi relativi al Reddito di Cittadinanza è il Direttore dell’Area Lavoro e Welfare di Confindustria, Pierangelo Albini. Durante l’audizione del decreto ha spiegato: “Nel momento in cui superiamo il Rei che faticosamente era impiantato e introduciamo il reddito di cittadinanza, la preoccupazione è che ci si trovi a non avere uno strumento che avevamo e contemporaneamente non avere ancora il nuovo. Arrivare a realizzare il reddito di cittadinanza è molto delicato, l’operazione è abbastanza complicata: servono tre decreti attuativi del ministero del Lavoro, due piattaforme digitali, l’accordo Stato-Regioni, l’emissione di provvedimenti Inps e Anpal. l’incontro tra domanda e offerta è stato affidato ai centri per l’impiego, ma la situazione di difficoltà dei centri per l’impiego è abbastanza evidente“.
Rete Imprese Italia e le altre associazioni
Anche Giorgio Merletti di Confartigianato Imprese, che rappresenta Rete Imprese Italia, parla di rischio assistenzialismo. Secondo Merletti difficilmente il Reddito di Cittadinanza potrà portare dei benefici per l’occupazione dei giovani. Sul lungo periodo potrebbe essere la componente assistenziale quella a prevalere maggiormente. Non mancherebbero, poi, i problemi per le imprese relativamente agli incentivi riconosciuti ai datori di lavoro che assumeranno disoccupati che beneficiano del Reddito di Cittadinanza. Rete Imprese lancia quindi una serie di suggerimenti per appianare la situazione: “Rafforzare il meccanismo delle condizioni per ottenere il reddito di cittadinanza, attuare la riforma strutturale dei Centri per l’impiego e garantire efficaci controlli per evitare abusi nella fruizione del beneficio“.
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