Cos’è lo staff leasing e in che modo aggira il Decreto Dignità

Secondo le ultime stime emanate dall’Istat, nel periodo in cui è stato introdotto il Decreto Dignità, i contratti a tempo indeterminato sono aumentati più di quelli a termine. Si tratta della prima misura varata dal Governo Lega-M5S e fortemente voluta dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. In principio doveva tutelare i lavoratori, nella pratica rischia di lasciare a casa tantissimi precari, soprattutto giovani. A dare il colpo di grazia, poi, potrebbe essere lo staff leasing.

Cos’è lo staff leasing

Con questa terminologia si fa riferimento alla somministrazione del lavoro a tempo indeterminato da parte di agenzie interinali autorizzate. L’azienda non assume direttamente il lavoratore, ma acquista i suoi servizi attraverso le agenzie per il lavoro: è una pratica che può essere adottta entro un certo limite, ovvero quello del 20 per cento del numero di dipendenti presenti in un’azienda e assunti stabilmente a partire dal 1° gennaio dell’anno in cui il contratto di lavoro è stato formalizzato. Per un lavoratore ci sono dei vantaggi: riuscirebbe a evitare il precariato e non cambierebbe contratto di lavoro in continuazione. Lo stipendio rimane lo stesso, anche se gli viene elargito dall’agenzia del lavoro, la quale riceve un rimborso da parte delle aziende.

Come le aziende usano lo staff leasing per aggirare il Decreto Dignita?

Esistono però dei casi, e non sono certo pochi, in cui l’azienda può adottare lo staff leasing per aggirare i limiti imposti dal Decreto Dignità. Nel caso in cui il titolare non fosse in grado di stabilizzare il dipendente e optasse per aggirare il tetto delle 24 ore e il decreto dignità, potrebbe farsi ‘aiutare’ dalle agenzie per il lavoro, ovvero le società che offrono lavoro in somministrazione. Questa ‘mossa’ sotto banco può falsare i dati sulle assunzioni e sui contratti a tempo indeterminato, vanificando, di fatto, il Decreto Dignità. Inoltre, il rischio per le agenzie è l’eccesso di offerta che potrebbe verificarsi nel caso in cui la domanda cominciasse a decrescere. Troppa forza lavoro per accontentare le aziende potrebbe creare quindi seri danni a tutto l’apparato. Come ha spiegato il segretario generale della Cgil del VenetoChristian Ferrari al Corriere della Sera: “Lo staff leasing è una pratica opportunistica che deresponsabilizza l’impresa, un escamotage per chi si ostina a non assumere“.

Il Decreto Dignità e la somministrazione fraudolenta

Lo staff leasing, come abbiamo sottolineato, può essere usato per aggirare il Decreto Dignità. La sanzione prevista nei confronti dell’azienda è fissata a 20 euro a lavoratore, moltiplicati i giorni di lavoro. Per capire meglio il meccanismo, Today.it ricorre ad alcuni esempi:

  • Un lavoratore licenziato dall’azienda che viene assunto dall’agenzia che a sua volta lo inserisce di nuovo nella stessa ditta: in questo caso viene azzerata la sua anzianità lavorativa
  • Un datore di lavoro con 14 dipendenti che ne utilizza 15 assumendone uno tramite agenzia per il lavoro: in questo caso eviterebbe le tutele previste oltre la soglia dei 15 lavoratori assunti in azienda

I sindacati hanno già da tempo evidenziato il problema: lo staff leasing potrebbe essere utilizzato sempre di più dalle aziende per evitare assunzioni a tempo indeterminato e godere allo stesso tempo dei medesimi benefici.

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