Pensioni, Camusso: cosa non funziona nella Quota 100
La riforma delle pensioni e, in particolare, l’introduzione della Quota 100, è stato uno dei principali argomenti dei maggiori sindacati italiani negli ultimi mesi. Durante il congresso della Cgil tenutosi a Bari, la leader uscente Susanna Camusso, è è tornata nuovamente sull’argomento evidenziando le pecche e le domande ancora senza risposta. La segretaria della Cgil ha bocciato in toto la riforma delle pensioni voluta dal Governo Conte puntando il dito contro l’esecutivo, grande assente dell’evento. Ecco cosa non funzionerebbe nella Quota 100.
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Pensioni: Quota 100 bocciata dalla Camusso, i motivi
La manovra del Governo, soprattutto la riforma delle pensioni che doveva superare la legge Fornero portare alla Quota 41 estesa a tutti nell’arco dei prossimi tre anni, non convince i sindacati e non convince la segretaria della Cgil Susanna Camusso: “Ci indebita drammaticamente – ha sottolineato durante il congresso di Bari – di 53 miliardi per i prossimi due anni. Non ha priorità né risorse per gli investimenti del 2019, anzi paralizza quelli in essere e cancella le prospettive almeno per il 2020 e il 2021“. Quota 100, inoltre, non parlerebbe ai giovani e non supererebbe la riforma Fornero. La precarietà è un altro grande punto e secondo la Camusso non verrebbe analizzata e combattuta adeguatamente. Non ci sarebbero risposte concrete nemmeno per le lavoratrici e per chi pratica mestrieri usuranti.
Pensioni: al congresso nessun esponente del Governo Conte
Negli scorsi giorni si è tenuto un incontro fra i maggiori sindacati italiani, vale a dire Cgil, Cisl e Uil e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. I sindacati hanno colto l’occasione per sottolineare la loro contrarietà alle politiche, soprattutto quelle previdenziali, introdotte dall’esecutivo. Secondo le ultime informazioni, potrebbe essere anche questo il motivo per cui nessun esponente del Governo fosse presente al concresso tenutosi a Bari da parte della Cgil. Claudio Durigon ha comunque smentito, parlando di altri impegni inderogabili, ma in molti puntano il dito sull’indifferenza da parte del Governo.
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