Quota 100: domande entro gennaio per uscire a luglio, si restringono i tempi
Per i dipendenti statali che decideranno di usufruire della Quota 100 per andare in pensione in anticipo, la presentazione della domanda potrebbe diventare una vera e propria corsa contro il tempo. Lo riferisce il Messaggero. I lavoratori e le lavoratrici che avranno maturato i requisiti dei 62 anni di età e 38 di contributi entro il 31 marzo prossimo, per poter utilizzare la finestra di uscita del mese di luglio dovranno presentare la richiesta entro la fine del mese di gennaio. La novità è inserita nella bozza del decreto, bozza nella quale dovrebbe essere presente anche il reddito di cittadinanza.
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Quota 100: quando dovrà essere presentata la domanda?
La prima bozza del decreto ad hoc per la Quota 100 e il reddito di cittadinanza prevede tempi più stretti per i dipendenti statali. Secondo il provvedimento, i dipendenti pubblici che avranno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018 e coloro che li matureranno entro il 31 marzo 2019, potranno andare in pensione a luglio. All’interno del decreto, però, è presente un comma che sta destando diversi dubbi: la domanda per il pensionamento anticipato mediante Quota 100 dovrà essere presentata all’amministrazione di referimento con un anticipo di sei mesi. Lo scopo sarebbe quello di garantire equilibrio e mantenimento di tutto il sistema statale, evitando emorragie di lavoratori e conseguenti lacune nei settori più importanti, come quello sanitario e scolastico.
Quota 100: adeguamento aspettativa di vita e slittamento buonuscita
Bisogna sottolineare che l’età anagrafica minima richiesta per poter accedere alla Quota 100, che corrisponde a 62 anni, verrà adeguata nel tempo all’aspettativa di vita e quindi potrà alzarsi. Sono giunte non poche polemiche, invece, per lo slittamento del buonuscita per gli statali; è stata inserita una norma all’interno della bozza del decreto che farebbe scivolare in avanti di 8 anni il pagamento della buonuscita per i dipendenti statali. Un tavolo fra sindacati e Governo potrebbe essere convocato a breve, la Cisl chiede di non penalizzare ulteriormente i lavoratori statali rinviando la liquidazione al momento in cui matureranno i requisiti per la pensione di vecchiaia o quella anticipata: 67 anni di età la prima, 43 anni e 3 mesi di contributi la seconda.
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