Come presentare domanda per il blocco dei 5 mesi su aspettativa di vita
L’istituto Nazionale di Previdenza Sociale – Inps – ha ufficialmente sbloccato la procedura mediante la quale è possibile richiedere il blocco dei 5 mesi su aspettativa di vita. L’annuncio è stato emanato tramite il messaggio n. 4804/2018. È possibile, dunque, presentare l’istanza di esonero dall’aumento dell’aspettativa di vita per alcune tipologie di lavoratori. Vediamo in questa semplice guida tutti i passaggi necessari.
->LEGGI ANCHE Quanto aumenteranno le pensioni nel 2019
Chi può fare domanda per il blocco dei 5 mesi su aspettativa di vita
Ovviamente non ha tutti sarà concesso di poter presentare la domanda: solo alcune categorie di lavoratori, infatti, ne saranno esenti. Tra queste troviamo le seguenti:
- Lavoratori dipendenti che svolgono lavori gravosi: la mansione deve essere stata svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci prima de pensionamento. Gli anni di contributi richiesti sono 30.
- Pensione di vecchiaia
- Pensione anticipata: servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne
Le categorie escluse dalla possibilità di effettuare questo tipo di esonero sono quelle che rientrano nell’Ape Sociale e i lavoratori precoci con 41 anni di contributi. Inoltre, per accedere alla Quota 41 bisognerà avere 5 mesi di contributi in più nel 2019.
Come fare domanda per il blocco dei 5 mesi su aspettativa di vita
Veniamo ora alla procedura per poter presentare l’istanza di esonero. Gli interessati dovranno presentare la richiesta allegando la documentazione che riportiamo di seguito e per via telematica:
- Tramite portale web: è necessario il PIN dell’Inps, l’identità SPID o la Carta Nazionale dei Servizi che consente l’accesso ai servizi telematici dell’Inps
- Tramite contatto telefonico al seguente numero verde gratuito: 803 164. Bisogna avere il PIN dell’Inps
- Tramite contatto telefonico al seguente numero di cellulare a pagamento: 06 164164. Bisogna avere il PIN dell’Inps
- Tramite gli enti e i patronati abilitati che fungono da intermediari con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale
Gli interessati devono inoltre presentare la dicharazione del datore di lavoro redatta sul modello che può essere scaricato dal portale web dell’Inps. Per poterlo reperire basta collegarsi al sito internet ufficiale e seguire il percorso: Prestazione e Servizi -> Tutti i moduli -> Assicurato/Pensionato.
Il datore di lavoro deve inoltre attestare le seguenti caratteristiche:
- Le mansioni svolte con i relativi codici professionali attribuiti, ove previsti, come individuati dall’allegato A) del citato decreto del 5 febbraio 2018.
- Tipologia del contratto di lavoro
- Livello di inquadramentoì
- Periodi di svolgimento delle professioni considerate attività gravose di cui all’allegato A) del decreto del 5 febbraio 2018 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, emanato dal Ministero dell’Economia e delle finanze
Il modello da presentare deve possedere il codice riguardante la tipologia di dipendenza: se lavoratore dipendente o autonomo, il codice sarà AP116. Se lavoratore domestico: AP117.
Nel caso in cui il datore di lavoro non possa accertare la dichiarazione dell’interessato, quest’ultimo dovrà allegare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà come disposto dall’art.47 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, il quale attesta tutte le caratteristiche del lavoro svolto: periodo, tipo di contratto, livello di inquadramento, tipologia di lavori gravosi.
->LEGGI ANCHE Calendario pensioni 2019: erogazione degli assegni mese per mese
Vuoi essere il primo a candidarti?
Seguici su Facebook
Seguici su Facebook
© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.