Quota 100: per andare prima in pensione bisogna arrivare a Quota 104

La Quota 100 deve ridurre il suo impatto economico. È questo l’argomento sul quale il Governo Conte è al lavoro. Non solo questa misura, anche le altre devono essere riviste il prima possibile e proprio nelle ultime ore, il consigliere economico Alberto Brambilla ha ribadito che il tutto verrà deciso entro prossimi giorni. Tra le ipotesi in gioco, infatti, c’è anche la sua: uscita dal mercato del lavoro con priorità a chi ha maturato la Quota 104 e pensione per tutti gli altri che hanno raggiunto i requisiti di Quota 100 entro il 2020.

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La Quota 100 dovrà essere ridotta

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha più volte sottolineato al Governo la mancanza dei fondi necessari a coprire le spese della Quota 100: “Abbiamo fatto più di 100 simulazioni per il Governo sulla norma per l’accesso alla pensione con almeno 62 anni di età e 38 di contributi e nessuna simulazione è al di sotto delle risorse stanziate in manovra.
Siamo sopra quelle cifre in modo consistente soprattutto negli anni successivi, non ci può essere costanza della spesa“. Non bastano questi paletti a limitare la spesa, come richiesto anche dalla Commissione UE. L’obiettivo, quindi, è limitato nel tempo: una misura-ponte di tre anni per arrivare alla Quota 41 estesa a tutti, senza limiti di età.

La clausola di salvaguardia per Quota 100

Ci sarebbe un’altra possibilità, sottolineata dal consigliere economico Alberto Brambilla. Si tratta di una clausola di salvaguardia che chiuderebbe i fondi una volta raggiunta la soglia massima di spesa. Lo svantaggio, o effetto collaterale, è l’aumento delle domande di pensionamento. La Lega, però, ha voluto precisare che le ipotesi di Brambilla sono del tutto personali. Il Governo spenderà 6,7 miliardi nel 2019 e 7 miliardi nel 2020, ma le stime Inps smentiscono in quanto si andrà a spendere di più anche se non saranno i 100 per cento degli aventi diritto a usufruirne. Brambilla ha sostenuto anche la possibilità di studiare un’uscita dal mercato del lavoro a 64 anni e 39 di contributi: “Si potrebbe decidere che chi ha quota 104 esce subito e che gli altri vanno in pensione nei 24 mesi successivi. Questo ci fa contenere la spesa“.

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