Pensione anticipata 2019 senza 38 anni di contributi: come richiederla
È possibile ricevere la pensione anticipata 2019 senza i 38 anni di contributi richiesti? La risposta è sì, ma dipende da alcuni casi. Il Governo guidato da Lega e M5S si è sempre posto come obiettivo quello di estendere la Quota 41 a tutti, indipendentemente dall’età. Ciò comporta il superamento della Legge Fornero, una misura del governo tecnico di Mario Monti che non è piaciuta ai più e che ha alimentato il fenomeno degli esodati. Per arrivare all’obiettivo, però, bisogna passare prima per altre strade ed è qui che dovrebbe entrare in gioco la Quota 100; una misura che dovrebbe durare tre anni e che dovrebbe fare da ponte per la Quota 41. Nel 2019, però, ci sono molte possibilità di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro e molti lavoratori si chiedono come fare. Vediamo quindi tutte le possibilità, anche se non si hanno almeno 38 anni di contributi.
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Pensione anticipata 2019: ci sono almeno tre strade possibili
L’imminente introduzione della Quota 100, che garantisce l’uscita dal mercato del lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi, non è ancora una misura del tutto chiara. Si parla di scaglioni, di finestre d’uscita e di una Quota 104. In questo scenario incerto, molti lavoratori si chiedono com’è possibile andare in pensione anticipatamente nel 2019 con meno di 38 anni di contributi. Per farlo ci sono almeno tre possibilità: la RITA, l’Ape Sociale e l’Ape Volontaria.
RITA: con questa modalità, il lavoratore può richiedere tutto o solo parte del montante previdenziale che verrà elargito sottoforma di rendita. Questo fino alla data di maturazione della pensione di vecchiaia. Come alternativa all’Ape può essere molto utile in quanto non ci sono costi bancari o di natura assicurativa. I requisiti per poterla ricevedere sono i seguenti:
- Maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia entro 5 anni
- Almeno 5 anni di partecipazione alle forme di pensione complementare
- Avere un’anzianità contributiva di almeno 20 anni nel proprio regime di appartenenza
- Cessazione dell’attività lavorativa
In alternativa:
- Periodo di inoccupazione di almeno 24 mesi
- Maturazione dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia entro 10 anni
Ape Volontario: si tratta di un anticipo finanziario a garanzia pensionistica. In altre parole consiste in un prestito commisurato alla pensione di vecchiaia che viene erogato dalla banca con quote mensili che il pensionato riceverà una volta maturati i requisiti. È una misura sperimentale che dovrebbe terminare entro il 31 dicembre 2018. Per ora non si hanno conferme da parte del Governo relativamente a una proroga per il 2019.
Ape Sociale: si tratta di un’indennità assistenziale a carico dello Stato e per poterla richiedere è necessario aver compiuto 63 anni di età e non bisogna essere titolari di pensione diretta. Una volta raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia o di anzianità, l’erogazione cessa.
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