Quota 100 penalizzazioni, Lega: massimo 8% e non 30% per chi va in pensione prima
Infuria la polemica sulla Quota 100, in particolare sulle possibili penalizzazioni. Molte quotidiani hanno riportato la notizia secondo la quale sarebbero previste almeno il 30 per cento di penalizzazioni,s e non di più, con un conseguente ribasso dell’assegno pensionistico per chi decide di uscire in anticipo dal mercato del lavoro. Su questo punto non c’è ancora totale chiarezza, ma il Capogruppo al Senato della Lega, Massimilano Romeo, durante la trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre, ha smentito questi dati. Proviamo a fare chiarezza sulla situazione.
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Quota 100 con penalizzazioni fino al 30 per cento: verità o no?
Negli ultimi giorni sono state diffuse diverse voci relative all’introduzione della Quota 100 prevista per il 2019. Una di queste, che ha fatto imbufalire non poco chi è prossimo al pensionamento, riguarda le penalizzazioni sull’assegno pensionistico. Secondo alcune stime, infatti, si parla del 30-34 per cento in meno sull’assegno. Più nel dettaglio, a sostenere questi dati è l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, che ha simulato gli effetti dell’entrata in vigore della Quota 100. Secondo le stime, dunque, le penalizzazioni potrebbero essere da un minimo del 5,06 per cento con un solo anno di anticipo sul pensionamento, fino a un massimo del 34,17 per cento con un anticipo di sei anni. Dipende quindi dalla proporzione con gli anni di contributi versati, ma il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha più volte smentito tali dati sostenendo che non ci sarà alcuna penalizzazione.
Penalizzazioni su Quota 100 del 30 per cento smentite da Romeo
A dare sostegno alla smentita da parte di Matteo Salvini è stato anche il capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo. Come ha sostenuto durante la trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre, le penalizzazioni ci saranno, ma non andranno oltre l’8 per cento: “Dai calcoli che noi abbiamo fatto al massimo, se uno va in pensione 3-4-5 anni prima, per la stragrande maggioranza delle persone al massimo la penalizzazione, perché non hai versato i contributi, potrà essere dal 5 al massimo all’8 per cento“. Dunque le penalizzazioni ci saranno per chi deciderà di uscire prima dal mercato del lavoro grazie alla Quota 100, ma non è ancora del tutto chiaro a quanto ammonteranno. Resta il fatto che non è possibile ignorare i dati dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio e la domanda rimane aperta.
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