Opzione Donna 2019 proroga: verso la conferma, requisiti e beneficiari

Mentre ancora si discute sulla riforma delle pensioni e in particolare sull’introduzione della Quota 100, che dovrebbe avvenire a Febbraio 2019 e con almeno quattro finestre d’uscita, arrivano novità dal Governo Conte per quanto riguarda la tanto attesa proroga a Opzione Donna 2019. Grazie a questa manovra, infatti, è possibile per le lavoratrici donne uscire dal mercato del lavoro in anticipo. L’unica clausola da dover accettare è il calcolo con il sistema contributivo. Introdotta con la Legge Maroni, nel 2011 anche la Legge Fornero l’ha prorogata inserendola nella Legge di Bilancio 2017.

Opzione Donna 2019: Governo Conte vicino alla proroga

Nell’ultima Legge di Bilancio, Opzione Donna era stata prorogata sia per le lavoratrici autonome che dipendenti, a patto che avessero i giusti requisiti per uscire dal mercato del lavoro in anticipo. Le lavoratrici dipendenti potevano andare in pensione a 57 anni e con 35 di contributi, le autonome a 58 anni con gli stessi contributi. Con la nuova Legge di Bilancio, però, arriverà anche la riforma delle pensioni voluta dal vicepremier Luigi Di Maio assieme a Matteo Salvini, vicepremier e Ministro dell’Interno. L’obiettivo del Governo, lo ricordiamo, è quello di superare la riforma Fornero definitivamente. La proroga a Opzione Donna 2019 dovrebbe essere ufficializzata ed è presente nella Legge di Bilancio.

Opzione Donna 2019: i requisiti

Per poter uscire dal mercato del lavoro con Opzione Donna, le lavoratrici devono possedere – ipoteticamente – i seguenti requisiti:

  • Dipendenti pubbliche: età almeno pari a 57 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi versati
  • Dipendenti autonome: età almeno pari a 58 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi versati

Ci si chiede, però, se questo tipo di pensione possa essere conveniente: ora le pensioni percepite con Opzione Donna verranno calcolate con il sistema contributivo e non retributivo. Quindi in base ai contributi effettivamente versati durante gli anni di lavoro. C’è poi la possibilità che gli anni di contributi da versare vengano innalzati a 36 o 37 anni, ma per ora è solo un’ipotesi.

Vuoi essere il primo a candidarti?
Seguici su Facebook

Vuoi essere il primo a candidarti?

Iscriviti alla nostra newsletter, sarai tra i primi a conoscere le ultime offerte di lavoro!

Seleziona lista (o più di una):

Leggi la nostra Informativa sulla privacy

© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!