Pensioni: si punta a Quota 100 a 62 anni con 38 di contributi
Dopo la nota di aggiornamento del Def, che ha portato con sé polemiche e un brutto risveglio dei mercati a seguito della volontà dell’esecutio gialloverde di portare il rapporto deficit/Pil a 2,4 per cento, con lo spread salito a 260 punti, il Governo è ora al lavoro per definire i dettagli della Quota 100 che vorrebbe introdurre a partire dal 2019 allo scopo di superare la legge Fornero. In particolare, come riporta il Sole 24 Ore, si sta lavorando a una Quota 100 con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati; tutto questo contrariamente a questo asserito alcuni giorni fa relativamente all’impossibilità di optare per questa soluzione. La platea dei beneficiari, in questo caso, potrebbe arrivare a 300mila aspiranti pensionati. Vediamo i dettagli.
Pensioni: Quota 100 con 62 anni e 38 di contributi
A quanto sembra, secondo le ultime indiscrezioni, opzione della Quota 100 con il paletto dei 64 anni di età e 36 di contrbuti sembra svanita. Oltre ai due limiti, 62 anni e 38 di contributi, si pensa a un vincolo di almeno 2 anni, massimo 3, di contribuzione figurativa. Ancora incerto il nodo della penalizzazione di 1,5 per cento per ogni anno di anticipo fino a un massimo di 5 anni. Dunque si ritorna al punto di partenza, quello della Lega però; il vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla Quota 100 non arretra ed è quindi sempre più probabile che si ritorni a questa soluzione, bisogna però mettere tutti d’accordo.
Pensioni: Quota 41, ipotesi adeguamento di 5 mesi
C’è poi la Quota 41 ancora in bilico fra tante possibili soluzioni. Dall’idea della Quota 42 per ammortizzare i costi e l’incremento dei pensionati nel breve periodo, alla Quota 41 e mezzo per trovare una via d’accesso plausibile a questa soluzione. Questa strada, in linea generale, dovrebbe sostituire l’uscita dal mercato del lavoro a 43 anni e 3 mesi per gli uomini e a 42 anni e 3 mesi per le donne. La proposta che sembra dare i migliori risultari potrebbe essere il congelamento dei 5 mesi di adeguamento che dovrebbe partire dal 2019 con l’adeguamento all’aspettativa di vita. Un’attivazione in contemporanea con la Quota 100, però, farebbe aumentare i costi fino a 13 miliardi di euro. Se così fosse, la Manovra non sarebbe possibile assieme alle pensioni di cittadinanza e al reddito di cittadinanza.
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Vorrei sapere se con 65 anni di età e 35 di contributi si può andare in pensione
Salve Emilio,
Per conoscere nel dettaglio la sua situazione le consigliamo di rivolgersi direttamente all’INPS perché variano molto da caso a caso.
Buona giornata e continui a seguirci!
Qualcuno sa dirmi se con la revisione delle pensioni ci sta qualche novità sulle pensioni per i lavori usuranti ?