Come diventare giornalista: guida completa

Come diventare giornalista in Italia? In uno scenario come il nostro e come quello di oggi, dove la carta stampata sta lasciando il posto all’era digitale e le notizie viaggiano alla velocità di un semplice click, essere un giornalista significa rimanere al passo con i tempi, riconoscere le notizie vere, saperle distinguere dalle bufale e informare correttamente i lettori; tutto nell’arco di pochi minuti. Non solo, il giornalista, al contrario di ciò che molti pensano, non deve solo informare, ma anche fornire un punto di vista obiettivo, orientare il lettore e indurlo a porsi delle domande. Non è, quindi, una professione adatta a chiunque e non è semplice diventarlo. In questa guida vi spieghiamo tutto quello che dovete sapere, i requisiti che dovete avere e i passi necessari per arrivare all’iscrizione presso l’Ordine dei Giornalisti della vostra regione, sia per i professionisti che per i pubblicisti.

I requisiti per diventare giornalista

Sia per i giornalisti professionisti, sia per i giornalisti pubblicisti vale la stessa regola: chiunque può liberamente accedere a questo mestiere. Indipendentemente dal titolo di studio, infatti, la caratteristica principale che bisogna avere è la passione per questa attività e l’amore per la verità. Con il passare del tempo, per accedere a questa professione, sono state istitute delle strade sempre più definite. Oggi esistono molti settori nel giornalismo: politica, sport, arte e cultura, cinema, letteratura, salute e medicina, lavoro e molti altri. Per questi motivi, negli anni, abbiamo assistito a una diversificazione e a un aumento della scolarizzazione dei giornalisti. Un tempo c’erano molti diplomati nelle redazioni, oggi queste categorie richiedono una maggiore specializzazione ed è quindi facile incontrare giornalisti scientifici laureati in matematica, biologia, medicina, oppure giornalisti laureati in giurisprudenza o economia. Il consiglio, dunque, è di affiancare alla formazione giornalistica anche quella accademica. La conoscenza della lingua italiana e di almeno una lingua straniera sono abilità necessarie, così come una profonda cultura generale, capacità di sintesi, di rielaborazione e comprensione del testo.

Come diventare giornalista professionista

Per poter diventare un giornalista professionista è necessario seguire questi passi:

  • 18 mesi di praticantato presso una redazione giornalistica: non è necessario essere in possesso di una laurea in quanto la legge richiede il diploma di scuola superiore. Una volta assunti presso una redazione, bisogna recarsi presso l’Ordine regionale di competenza con una copia del contratto di lavoro e una dichiarazione di inizio del praticantato controfirmata dal Direttore Responsabile della testata giornalistica. In questo modo è possibile richiedere l’iscrizione nel Registro dei Praticanti.
  • Frequentare – anche a distanza – uno dei corsi di preparazione della durata minima di 45 ore, promossi dai rispettivi Consigli Regionali degli OdG o dal Consiglio Nazionale: deve avvenire non appena terminati i 18 mesi di praticantato
  • Accedere e superare l’esame di idoneità alla professione giornalistica

Esiste un’alternativa al praticantato: è possibile frequentare dei corsi, una scuola o un master in giornalismo riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti. Non esiste una laurea in giornalismo, solo dei corsi post laurea. I requisiti necessari per potervi accedere comprendono la laurea triennale, magistrale o specialistica conseguita in qualsiasi disciplina. I corsi di formazione sono sempre a numero chiuso e durano almeno due anni: la frequenza è obbligatoria e l’orario è a tempo pieno. Grazie a questo percorso viene garantito l’accesso all’esame finale per l’iscrizione nell’Albo dei Professionisti.

Sono presenti 12 scuole di giornalismo in Italia:

  • Master Biennale in Giornalismo (Università LUMSA di Roma)
  • Scuola Superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” (Università LUISS di Roma)
  • Master Biennale di I livello in Giornalismo (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli)
  • Scuola di Giornalismo Post Laurea (Università di Salerno)
  • Master Biennale di Giornalismo (Università di Bari)
  • Master Biennale di Giornalismo (Università di Torino)
  • Master Biennale di I livello in Giornalismo a Stampa, Radiotelevisivo e Multimediale (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano)
  • Master Biennale di I livello in Giornalismo Libera Università di Lingue e Comunicazione (Università IULM di Milano)
  • Master Biennale della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi (Università degli Studi di Milano)
  • Master Biennale in Giornalismo (Università di Bologna)
  • Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo (Perugia)
  • Istituto per la Formazione al Giornalismo (Urbino)

Esame di stato come giornalista professionista

Una volta terminato tutto il percorso di formazione, i 18 mesi di praticantato o il corso scelto presso una delle dodici scuole presenti sul territorio italiano, è possibile accedere all’esame di Stato finale. Si svolge sempre a Roma ed è articolato su due prove: una scritta e una orale. La prova scritta, a sua volta, si basa su tre parti:

  • Sintesi di un articolo scelto dal candidato fra quelli forniti all’esame dalla commissione
  • Redazione di un articolo su uno dei seguenti argomenti: spettacolo, cronaca, sport, cultura, cinema, economia e Lavoro, politica interna ed estera
  • Questionario: si basa su risposte libere relative al diritto costituzionale, il diritto penale, etica e deontologia professionale, storia e tecnica del giornalismo

Il colloquio o prova orale ha lo scopo di accertare le conoscenze dell’aspirante giornalista relative ai principi etici della professione, alle norme giuridiche, alle tecniche e pratiche del giornalismo.
Una volta superate tutte le prove verrà rilasciato un attestato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti; il documento dovrà essere consegnato all’Ordine regionale.

Come diventare giornalista pubblicista

L’iter per diventare giornalisti pubblicisti è molto diverso e, forse, anche più complicato. Bisogna, infatti, collaborare in maniera continuativa e retribuita per 24 mesi, due anni, presso una qualsiasi testata giornalistica – web, radiotelevisiva, cartacea – regolarmente iscritta presso il Tribunale competente e diretta da un Direttore Responsabile anch’esso regolarmente iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Non viene richiesto il superamento dell’esame di Stato, al contrario, occorre la seguente documentazione:

  • Requisiti di Legge: assenza di condanne penali definitive e attestazione del versamento della tassa di concessione governativa
  • Fotocopia dell’eventuale contratto di collaborazione stipulato con la testata giornalistica o per le testate con quali si collabora
  • Articoli a firma dell’aspirante giornalista pubblicista, pubblicati su giornali o periodici
  • Certificati dei Direttori Responsabili che attestino e comprovino la collaborazione continuativa e retribuita per almeno 24 mesi
  • Documentazione relativa ai compensi percepiti nei 24 mesi di collaborazione in regola con le norme fiscali vigenti

Il numero degli articoli necessari da produrre nell’arco dei due anni di collaborazione non è fisso, ma varia in base alla regione, allo stesso modo anche i compensi minimi che è necessario percepire nell’arco dei due anni variano in base alla regione di appartenenza dell’aspirante giornalista.

Per ogni dubbio è possibile consultare il sito internet ufficiale dell’OdG, mentre per i percorsi di formazione è possibile collegarsi al sito internet ufficiale formazionegiornalisti.it.

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