Riforma pensioni: Quota 100 e contributo di solidarietà a scaglioni, come funziona
Riforma pensioni: nonostante il Parlamento sia fermo, il Governo Conte continua a lavorare sul superamento graduale della legge Fornero. L’idea di base consiste nell’introduzione di una Quota 100 con dei paletti, ovvero minimo 64 anni di età per accedervi e 36 di contributi versati. Sfumano, invece, la Quota 41, la cui modifica è ancora lontana, e l’ipotesi della Quota 42 con la quale l’esecutivo avrebbe voluto ammortizzare i costi e l’incremento del numero dei pensionati nel breve periodo. La Lega, intanto, spinge per il contributo di solidarietà: ecco cos’è e come funziona.
Riforma pensioni: il problema delle risorse
Non si sa ancora cosa ci sarà nella prossima Legge di Bilancio e quali saranno le misure ufficialmente adottate. L’ipotesi della Quota 100 è sempre più reale, ma il problema sono i fondi. Parte di questi potrebbero essere recuperati dal taglio alle pensioni d’oro sopra i 4000 euro: in questo caso, però, almeno il 40 per cento dei pensionati colpiti avrebbe difficoltà a conoscere l’importo contributivo che ha versato e le risorse recuperate non basterebbero comunque ad alzare le pensioni minime di 330 euro, portandole così a 780. Per tutti questi motivi, la Lega ha lanciato una nuova proposta, il contributo di solidarietà
Riforma pensioni: cos’è e come funziona il contributo di solidarietà
La Lega, nelle ultime settimane, sta sostenendo la proposta del contributo di solidarietà, il quale consiste di un prelievo basato su determinate aliquote a loro volta basate su scaglioni. Il rischio principale di questa misura sarebbe la sua incostituzionalità, per questo motivo viene considerata una manovra a tempo, tecnicamente della durata di tre anni. Il M5S non è molto d’accordo, ma non c’è ancora nulla di ufficiale. Per ora, l’aliquota dovrebbe essere in parallelo con il reddito: gli assegni superiori ai 2000 vedrebbero un prelievo dello 0,35 per cento, questa percentuale potrebbe raggiungere il 15 per cento sugli importi più alti. Con questa misura si stimano introiti dagli 800 milioni agli 1,5 miliardi che andrebbero in un fondo per il lavoro e a vantaggio dei disoccupati sotto i 29 anni e sopra i 55 anni. Ma è ancora tutto da vedere e bisogna attendere la prossima Legge di Bilancio per saperne di più.
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Bella roba!!!!
Sono uguali al pd se non peggio!!!!
Bastava dire prima del voto ….
E poi vedevano quanti voti prendevano…
Maggio si avvicina …….e anche effetto renzi….alt r o che 30 anni di governo!!!!
A quando il decreto attuativo riguardo a quota ??…(17-08-2018)
Mi dispiace le promesse erano altre.