Pensioni 2018: proposta della Lega, il contributo di solidarietà per i pensionati
Pensioni 2018: in tema di previdenzia, l’ipotesi o proposta che la Lega, uno dei due partiti al Governo, guidata dal Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, vorrebbe mettere in campo è il contributo di solidarietà per i pensionati. Lo ha annunciato Alberto Brambilla durante un’intervista per La Stampa. Brambilla è l’esperto in temi previdenziali del partito di Salvini e, a detta di alcuni, prossimo candidato alla presidenza dell’Inps. Ecco tutti i punti della proposta.
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Pensioni 2018: come funzionerà
Come ha spiegato Alberto Brambilla: ” Sarà un contributo di tre anni. E per non farci rimbeccare nuovamente dalla Corte costituzionale dovrà essere temporaneo, ragionevole, progressivo e proporzionale. Toccherà alla politica stabilire dove mettere l’asticella. Ma comunque, anche fosse messa su pensioni che valgono quattro volte il minimo, ovvero 2mila euro lordi, per poi salire, il prelievo partirebbe da 5-7 euro/mese“. I calcoli, secondo Brambilla, sono presto fatti: “Ricavi per un miliardo e mezzo di euro: risorse che useremo per incentivare le assunzioni, visto che col Pil che cresce poco e i tassi in salita per muovere l’economia servono risorse che oggi non abbiamo. Tra l’altro, visto che il nostro è un sistema a ripartizione, basta arrivare a 24 milioni di occupati per mettere in sicurezza tutto il sistema e garantire di più un po’ tutti i pensionati“.
Pensioni 2018: PD sul piede di guerra
Come si poteva intuire, la proposta del contributo di solidarietà non piace all’opposizione, in particolare al Partito Democratico. La deputata Alessia Morani, come riporta il quotidiano FanPage.it, ha espresso il suo disappunto tramite il proprio profilo Twitter: “In arrivo una nuova tassa per tutti i pensionati: 85 euro all’anno per quelle più basse fino a 400 euro per quelle più alte. Il governo delle tasse. Grazie a Salvini è in arrivo una tassa per tutti i pensionati”.
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