Pensioni 2018: Quota 100 e 41, Corte dei Conti stoppa la modifica Fornero, più natalità

Pensioni 2018: l’obiettivo dichiarato del Governo Conte a guida Lega-M5S, è sempre stato, fin dagli esordi, quello di modificare pesantemente la situazione pensionistica italiana. Si è parlato dell’introduzione della Quota 100 e della Quota 41 grazie a una controriforma in due tappe e anche della possibilità di introdurre una fantomatica Quota 42 al fine di ammortizzare i costi e il numero di pensionati che si verrebbe a creare nell’arco di un solo anno, troppi per sostenerne le spese nel breve periodo. Tra tutti gli enti e le personalità, politiche e non, che si sono dimostrati scettici, ora c’è anche la Corte dei Conti. Ecco cosa chiede e quale soluzione offre per arginare la situazione.

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Pensioni 2018, Corte dei Conti: nessuna modifica alla legge Fornero

In primo luogo, la Corte dei Conti lancia l’allarme sui rischi legati a una modifica sostanziale della legge Fornero così com’è stata concepita. La riforma voluta dal Governo Monti nel 2011 non dovrebbe essere toccata, salvo in un caso specifico: “A meno di un ripensamento complessivo“. Un monito nei confronti di Lega e M5S che invece sostengono l’introduzione della Quota 100 (somma dell’età anagrafica con gli anni di contributi versati) e della Quota 41 senza blocchi e indipendentemente dall’età anagrafica, dunque dando la possibilità di uscire dal mercato del lavoro senza vincoli relativi all’adeguamento dell’età pensionabile. Da un altro punto di vista, però, la stessa Corte dei Conti riconosce alcuni errori sulla riforma Fornero: “La correzione effettuata con la legge Fornero è stata brusca, ma è la virulenza della crisi sovrana che l’ha imposta. Anche se è essenziale preservare i miglioramenti di fondo che il sistema previdenziale ha realizzato negli ultimi decenni“.

Pensioni 2018: cosa fare secondo la Corte dei Conti

Alla luce della situazione pensionistica nella quale versa l’Italia, precaria e con il rischio di una modifica che potrebbe rendere ancora più confusionario e incerto il futuro delle pensioni, la Corte dei Conti ha una ricetta molto più semplice e che esula dalle modifiche proposte o dall’introduzione di qualche Quota, che sia la 100 o la 42 di cui si è parlato negli ultimi giorni. In futuro, infatti, i lavoratori dovranno avere sulle spalle sempre più pensionati e come si può intuire, il distacco è destinato ad aumentare: chi pagherà le pensioni tra dieci o vent’anni? La soluzione della Corte dei Conti: “Azioni in grado di favorire un aumento del tasso di natalità, gestire in maniera equilibrata i flussi migratori, stimolare la partecipazione al mondo del lavoro, rafforzare la dotazione di infrastrutture materiali e immateriali“.

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