Pensioni 2018, Boccia (Confindustria): Quota 100 e 41 non servono? Ecco i motivi

Pensioni 2018: il leader della Lega Matteo Salvini, nei giorni scorsi, ha ribadito la volontà di smontare la legge Fornero pezzo per pezzo introducento la Quota 100, che potrebbe arrivare già dal mese di Gennaio 2019. La Quota 41, invece, potrebbe essere modificata in un secondo tempo, spezzando così la riforma in due tappe. A prendere parola, però, è stato anche il Presidente di Confindustria Vicenzo Boccia, il quale sostiene che le priorità del Governo Conte dovrebbero essere altre e non Quota 100 e Quota 41. Ecco le sue parole e i motivi.

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Pensioni 2018, Boccia: “Quota 100 e Quota 41 non servono”

L’imprenditore e Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia non ha usato mezzi termini per definire la situazione pensionistica italiana e le intenzioni del Governo Conte targato Lega-M5S. Quota 100 e Quota 41 non servirebbero a nulla in questo momento poiché le priorità sarebbero altre, prima fra tutte l’occupazione giovanile ancora a livelli disastrosi. Boccia, infatti, come riporta anche Termometropolitico.it, non è convinto dei programmi che il Governo sta portando avanti su immigrazione e pensioni: “Non possiamo passare mesi a parlare solo di migranti e pensioni – ha affermato Boccia – e la questione industriale, il lavoro, la competitività? Se ci si focalizza solo sulle pensioni, il paradosso è che i partiti politici si occupano di interessi di parte, mentre i corpi intermedi di questioni di parte“.

Pensioni 2018: le priorità del Governo secondo Vincenzo Boccia

Dunque, secondo il Presidente di Confindustria, le priorità del Governo Conte dovrebbero essere altre: i giovani e il lavoro. Quota 100 e Quota 41 non sarebbero la priorità. Secondo Boccia: “L’Italia è la seconda manifattura d’Europa, perché gli altri paesi stanno andando avanti“. Si trova invece d’accordo sulla situazione migranti, ma spera di vedere presto politiche sui giovani e nuovi piani di inclusione nella Pa e nel mondo privato, oltre all’aumento della competitività delle aziende italiane e la risoluzione della questione Ilva. Le parole di Vicenzo Boccia sembrano andare parallelamente nella stessa direzione dell’ex senatore del PD Pietro Ichino, che nei giorni scorsi aveva sottolineato l’inutilità del taglio alle pensioni d’oro per aumentare le minime.

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