Pensioni: dalla vecchiaia a quella anticipata, le regole per andare in pensione nel 2019

Pensioni: continua la battaglia fra i principali partiti politici e gli economisti sulla situazione previdenziale italiana. Al centro del dibattito rimane sempre l’abolizione della legge Fornero, fortemente voluta da Matteo Salvini e da Luigi Di Maio, ma contro la quale si sono schierati in molti, tra cui lo stesso presidente Inps Tito Boeri. Troppe le spese per attuare una manovra simile e altrettanti potrebbero essere rischi per l’Italia. Per quanto riguarda le pensioni nel settore pubblico, invece, nel 2017 ne sono state rilasciate circa 124 mila, ma sono in molti a chiedersi quali saranno le regole per uscire dal mercato del lavoro nel 2019 in questo caos politico. Vediamo tutte le tipologie.

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Pensioni: le regole per uscire dal lavoro nel 2019

Pensione anticipata: per via dell’adeguamento dell’aspettativa di vita, dal prossimo anno saranno necessari 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per le donne. L’età non avrà peso nel conteggio.

Pensione di vecchiaia: per uscire dal mercato del lavoro nel 2019 con questo tipo di pensione, è necessario aver maturato almeno 20 anni di contributi con un’età di 66 anni e 7 mesi, che nel 2019 verrà alzata a 67 anni.

Ape volontaria: è possibile uscire dal mercato del lavoro con 20 anni di contributi versati nel caso in cui manchino 3 anni e 7 mesi per la pensione di vecchiaia. Per questo periodo di tempo, il lavoratore dovrà richiedere un prestito agevolato che restituirà a rate.

Ape Sociale: questa possibilià è dedicata ai disoccupati, agli invalidi al 74 per cento e a persone che assistono parenti gravemente disabili. Per poter accedere a questa possibilità, bisogna aver maturato almeno 30 anni di contributi con un’età minima di 63 anni. Per quanto riguarda i lavori considerati gravosi, invece, sono richiesti 36 anni di contributi.

Quota 41: questa soluzione è per i lavoratori precoci che potranno uscire dal mercato del lavoro con 41 anni di contributi versati. Per poter accedere a questa possibilità è però necessario aver maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni. È anche necessario avere un’anzianità contributiva maturata prima del 1995.

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