Como, titolare molesta verbalmente la dipendente: la pena inflitta è esemplare

Gli ultimi cinque anni di lavoro – dal 2008 al 2013 – di una donna in una piccola azienda tessile sono stati “un autentico inferno lavorativo e umano“. Con queste parole l’ex dipendente ha descritto la situazione in cui era costretta a lavorare. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera e i fatti si sono svolti in una ditta lombarda nei pressi di Como. Si tratta di vere e proprie molestie verbali per le quali l’imprenditore è stato costretto a pagare una ‘multa’ salatissima.

L’imprenditore a capo della società vessata la sua dipendente con frasi e domande oscene a sfondo sessuale: “Usi giochi erotici” oppure “Con te avrei paura a fare sesso, secondo me gli uomini li distruggi” o, ancora, anche davanti agli altri colleghi “Dai, andiamo tutti con lei nello sgabuzzino“. Frasi e situazioni davvero insostenibili e che hanno spinto la donna a denunciare tutto alle autorità nel 2013. Inoltre, come riporta il Corriere della Sera, nel luglio dell’anno successivo ha deciso di dimettersi, ma non solo. Questa situazione le è costata anche una condizione depressiva prolungata nel tempo conosciuta come distimia.

Il Tribunale civile di Como ha così deciso di comminare una pena a dir poco esemplare al titolare dell’azienda tessile e si tratta del primo provvedimento di questo genere in Italia. L’imprenditore, infatti, è stato costretto a pagare una multa da 105mila euro più le spese processuali. Da anni ormai la donna aveva frequenti attacchi di panico e doveva utilizzare dei farmaci per andare avanti. Come ha spiegato: “Le molestie mi infastidivano da morire, ma avevo il mutuo da pagare, c’era la crisi e non era facile trovare un altro lavoro“.

© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Content is protected !!