Pensioni: uscire 10 anni prima dal mercato del lavoro? È possibile, ecco i modi per farlo
Il tema delle pensioni continua a creare forte dibattito fra le principali forze politiche. La Legge Fornero e la relativa abolizione, sono state un cavallo di battaglia dei partiti politici che hanno vinto le ultime elezioni del 4 marzo 2018, vale a dire la Lega di Matteo Salvini e il M5S guidato da Luigi Di Maio. Secondo le ultime misure varate dal Governo, comunque, è possibile uscire dal mercato del lavoro 10 anni prima del tempo stabilito. Dall’Ape Sociale alla Rita, ecco tutte le possibilità.
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Pensioni: fuori dal mercato del lavoro con la Rita
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, chiamata più comodamente Rita, garantisce la possibilità di uscire dal mercato del lavoro in anticipo. Grazie alla Rita, coloro i quali abbiano una previdenza complementare possono utilizzarla per andare in pensione anche a 56 anni e 7 mesi, in pratica 10 anni prima del previsto. In questo caso, l’assegno integrativo coincide con il reddito che serve per raggiungere i 67 anni e 7 mesi con i quali si arriva direttamente alla pensione. Questa possibilità è comunque riservata a tutti quei soggetti che fanno fatica o non riescono a reinserirsi nel mercato del lavoro. Come riporta Il Giornale, a sua volta da Il Messaggero: “Può essere ottenuto dagli iscritti ai Fondi a cui mancano fino a 5 anni alla pensione, che hanno cessato l’ attività lavorativa, hanno versato contributi per 20 anni nella gestione obbligatoria e sono inseriti nella previdenza complementare da almeno 5. Chi dopo aver cessato il lavoro è rimasto inoccupato per 24 mesi può chiedere la Rita con un anticipo fino a 10 anni rispetto al momento della pensione, anche con meno di 20 anni di contributi obbligatori“.
Pensioni: l’Ape Sociale
L’Ape Sociale consiste in un’indennità pagata direttamente dallo Stato riservata a chi raggiunge almeno i 63 anni di età e i 30 anni di contributi versati e rientra in una delle quattro categorie previste dalla legge, ovvero: gli invalidi al 74 per cento che abbiano già versato almeno 30 anni di contributi, a coloro i quali assistono familiari con disabilità grave da un periodo di almeno 6 mesi, ai disoccupati privi di indennità di disoccupazione da almeno 3 mesi e ai lavoratori che svolgono lavori usuranti.
Pensioni: l’Ape Volontaria
Grazie all’Ape Volontaria è possibile uscire dal mercato del lavoro con 3 anni e 7 mesi di anticipo e con un’età di almeno 63 anni al contrario dei 66 e 7 mesi previsti. Per farlo, il soggetto interessato dovrà chiedere un prestito al sistema bancario che dovrà restituire ratealmente in un arco di tempo pari a 20 anni.
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