Riforma pensioni, Moody’s e Confindustria avvertono: “Non toccate Legge Fornero e Jobs Act”

Riforma pensioni: a seguito dei risultati elettorali che vedono Lega e Movimento 5 Stelle in testa a tutti i partiti, sono molti i dubbi e le ipotesi sul futuro della Legge Fornero e delle altre riforme varate negli ultimi anni a partire dal Governo Monti. Entrambi i partiti sembrano spingere per una graduale – Movimento 5 Stelle –  o totale – Lega – cancellazione della riforma dell’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero e per questo momento si è parlato di programma simile. Ora, però, ad ammonire tale eventualità arrivano l’agenzia Moody’s e Confindustria.

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Riforma pensioni, Moody’s avverte: “Non toccate la Legge Fornero”

L’agenzia di rating Moody’s ha recentemente diffuso una nota nella quale sottolinea come ciò che sarà importante per il credito e la credibilità stessa dell’Italia saranno le decisioni e le manovre che verranno adottate per quanto riguarda l’economia e il fisco a causa dell’alto livello di debito pubblico. Gli analisti dell’agenzia non ripongono molta fiducia nelle promesse elettorali fatte durante la campagna dai diversi partiti italiani, a maggior ragione da quelli vincenti. La Legge Fornero, ad esempio, non dovrebbe essere toccata in quanto è ritenuta di fondamentale importanza per il miglioramento della sostenibilità del debito pubblico.

Riforma pensioni, Confindustria: “Fondamentale non smontare le riforme fatte”

Il monito arriva anche dalla Presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli e questa volta entra in gioco non solo la Legge Fornero, ma anche tutte le altre riforme, come il Jobs Act voluto da Matteo Renzi. Come ha affermato la Danieli a Class Cnbc: “Confindustria ha un’idea precisa su cosa è necessario per far crescere il Paese. Prima di tutto per noi è fondamentale non smontare le riforme fatte: Jobs Act, Piano Industria 4.0, riforma delle pensioni. Il debito pubblico italiano non ce lo consente. Tutto si può migliorare, ma certo non si può ricominciare ogni cinque anni. Chiediamo quindi realismo, assunzione di responsabilità e pragmatismo nella ricerca di soluzioni, possibilmente capaci di traguardare un orizzonte temporale medio-lungo“.

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