Pensioni 2018, Salvini: “Su abolizione Legge Fornero non si discute”
Pensioni 2018: l’attenzione sulla possibile abolizione della Legge Fornero è ancora molto alta. Il leader della Lega Matteo Salvini sembra essere uno dei pochi capi politici che ancora preme sulla cancellazione totale della riforma. Da Silvio Berlusconi di Forza Italia a Giorgia Meloni di Fratelli D’Italia, gli alleati del centrodestra hanno fatto marcia indietro spingendo per una semplice modifica della Legge. Dello stesso principio anche Laura Boldrini e Pietro Grasso di Liberi e Uguali.
->SEGUI GLI AGGIORNAMENTI SU PENSIONI, QUOTA 41, APE SOCIAL, PRECOCI E OPZIONE DONNA
Pensioni 2018, Salvini: “Sull’abolizione della Legge Fornero non si discute”
Le elezioni politiche del 4 marzo 2018 si avvicinano e lo scontro relativo alla possibile abolizione della Legge Fornero del 2011 voluta dal Governo Monti è ancora abbastanza accesso, soprattutto da parte del leader della Lega Matteo Salvini che proprio due giorni fa ha voluto ribadire le sue posizioni sulla questione. Per Salvini è infatti “Il mio impegno umano e morale, prima che politico sarà cambiare la Fornero che è una legge profondamente sbagliata“. La Lega, al fine di eliminare subito al riforma senza grossi problemi, propone la Quota 100 e la Quota 41 per tutti. Sull’Opzione Donna pensa invece alla proroga. Posizione simile anche da parte del M5S guidato dal candidato Primo Ministro Luigi Di Maio.
Pensioni 2018: raccolte 50 mila firme grazie alla petizione online dei precoci sulla Quota 41
L’argomento riguardante l’introduzione della Quota 41, come abbiamo visto, è oggetto di discussione e dibattiti tra i principali partiti politici. Sono in molti a volerla e nonostante questo continua la petizione per la raccolta delle firme da parte dei lavoratori precoci. Il Partito Democratico di Matteo Renzi, invece, in merito al tema dell’abolizione della riforma Fornero sembra essere categorico; nessuna cancellazione, come afferma anche il Primo Ministro uscente Paolo Gentiloni: “L’Italia ha bisogno di un governo coerente che non butti a mare il sistema delle pensioni“.
© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.
Come il bugiardo e furbo SALVINI sa bene (se non altro perché gliel’ho rammentato in diretta a Zapping e gli ho scritto più volte), non basta abolire la riforma Fornero per scendere a quota 41 anni, occorre anche abolire almeno in parte la ben più severa riforma SACCONI, votata dalla Lega Nord, della quale egli attribuisce furbescamente misure severe alla riforma Fornero, in particolare l’adeguamento automatico, introdotto da SACCONI con la L. 102/2009,art.22ter, comma 2, poi modificata sostanzialmente dalla L.122/2010, art.122, comma 12bis, che ha portato l’età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni nel 2019 e l’età di pensionamento anticipato (ex anzianità) a 43 anni e 3 mesi per gli uomini e a 42 anni e 3 mesi per le donne.
ERRATA CORRIGE: L. 122/2010, art.12, comma 12bis.