Pensioni 2018, Morando: “Cancellare la Legge Fornero costerebbe 10 miliardi all’anno”

Pensioni 2018: il tema relativo alla possibile abolizione della Legge Fornero continua a fare discutere tutti gli schieramenti politici e gli addetti ai lavori. Enrico Morando, viceministro dell’economia ha ricordato quali potrebbero essere i costi per una probabile cancellazione della riforma dell’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero. Dall’altra parte, invece, il sindacalista della Uil Domenico Proietti ricorda che all’inizio della prossima legislatura comincerà anche la fase 3 sulla previdenza per la modifica della riforma.

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Pensioni 2018, Morando: “Abolire la Legge Fornero costerebbe troppo”

Secondo il viceministro dell’economia Enrico Morando, i costi da sostenere in vista di una probabile abolizione totale della Legge Fornero sarebbero troppo alti. Ogni anno, infatti, si spenderebbero almeno 10 miliardi di euro all’anno. I numeri citati dal viceministro rispecchiano quelli contenuti all’interno dell’ultima nota relativa all’aggiornamento del documento di economia e finanze. Secondo il Governo, dunque, i costi da sostenere per una manovra di questo tipo sarebbero troppo elevati. Dello stesso parere Emma Bonino, leader di +Europa, che ha definito irresponsabile cancellare la riforma dell’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero.

Pensioni 2018: Proietti della Uil ricorda l’avvio della fase 3 per modificare la Legge Fornero

Tramite una recente nota, il sindacalista della Uil Domenico Proietti ha voluto ricordare come la misura relativa al varo della convenzione tra Inps e Adepp sia un ottimo risultato raggiunto grazie alla mobilitazione della Uil, della Cisl e della Cgil: “È uno dei grandi risultati dell’iniziativa e della mobilitazione della Uil, della Cisl e della Cgil – ha spiegato il sindacalista – che insieme a misure come l’Ape sociale, l’Anticipo pensionistico per i precoci, la quattordicesima e l’estensione della no tax area per i pensionati hanno reintrodotto elementi di equità nel sistema previdenziale“. Inoltre, ha sottolineato come l’inizio della prossima legislatura coincida con l’avvio della fase 3 sulla previdenza al fine di modificare la Legge Fornero.

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