Pensioni 2018, Berlusconi: “Va bene andare in pensione più tardi, altrimenti i conti non tornano”

Pensioni 2018: l’argomento relativo alla possibile abolizione della Legge Fornero è ancora molto caldo, soprattutto in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018. A prendere parola ancora una volta sull’argomento è stato Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, durante l’incontro in cui era presente Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda. Nel frattempo, Emma Bonino di +Europa ha ribadito le sue posizioni in merito alla possibile cancellazione della legge voluta dall’ex Ministro del Lavoro del Governo Monti, Elsa Fornero. Ecco le parole dei due leader politici.

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Pensioni 2018, Berlusconi: “Giusto andare in pensioni più tardi”

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha ribadito le sue posizioni in merito alla possibilità di eliminare definitivamente la Legge Fornero, e lo ha fatto rispondendo alle domande del presidente di Assolombarda Carlo Bonomi: “Con l’entrata in vigore della Fornero, abbiamo spostato l’età pensionabile a 67 anni, giustissimo. Perché, dato che per fortuna l’aspettativa di vita degli italiani sale, se non sale anche l’età pensionabile saltano i conti dell’Inps“. Dunque, secondo Berlusconi non è sbagliata l’idea di innalzare progressivamente l’età pensionabile degli italiani oltre la soglia dei 67 anni, ricordiamo, infatti, che dal 2019 si potrà andare in pensione a partire dai 67 anni di età e che questo procedimento sarà progressivo ed escluderà solo alcune categorie di lavoratori.

Pensioni 2018: per Emma Bonino la Legge Fornero è modificabile, ma non cancellabile

Secondo la leader di +Europa, Emma Bonino, la Legge Fornero, così come tutte le altre, è modificabile, ma cancellarla sarebbe da irresponsabili poiché non ci sarebbero le risorse per coprire le spese: “Le Legge Fornero si può modificare e limare, ma tenendo conto della compatibilità. Per capirla bisogna tornare al contesto in cui è stata fatta e chi ne chiede la cancellazione mi deve spiegare dove troverà le risorse. Ciò non toglie che possa essere limata, ma i lavori usuranti sono stati già tolti e la speranza di vita è di 80 anni. Bisogna che tutto sia in equilibrio. Le pensioni costano 260 miliardi di euro, due volte il bilancio UE. Chiederne l’abrogazione è irresponsabile“.

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