Riforma pensioni 2018: Lega e M5S vicini, Quota 41, Quota 100 e abolizione Legge Fornero
Riforma pensioni 2018: il tema è davvero molto caldo in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018. Lega e Movimento Cinque Stelle potrebbero avvicinarsi qualora il centrodestra vincesse e questa ipotesi scaturisce soprattutto dalle proposte relative al sistema pensionistico, in particole sull’abolizione della Legge Fornero a favore della Quota 41 per tutti e della Quota 100.
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Riforma pensioni 2018: possibile alleanza Lega-M5S?
Le idee relative al tema pensionistico sono molto simili tra i due partiti, sia la Lega che il Movimento Cinque Stelle intendono abolire o, comunque, rivoluzionare completamente la Legge Fornero introducendo la Quota 41 per tutti e la Quota 100. La stessa candidata cinque stelle Carla Franchini ha sottolineato la necessità di cancellare la riforma voluta dall’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero. Da molti, infatti, sta nascendo l’ipotesi di una possibile alleanza tra le due forze politiche, soprattutto nel caso in cui dovesse vincere il centrodestra. Secondo Luigi Di Maio, candidato premier cinque stelle, la Quota 41 non sarà riservata solo ai lavoratori precoci e lo stesso Matteo Salvini, durante l’intervista per il Sole 24 ore, ha affermato che per tutti la pensione arriverà tramite la Quota 41. In entrambi i casi il nocciolo della questione rimane l’abolizione della Legge Fornero.
Riforma pensioni 2018: mezzo milione di italiani percepisce la pensione da 37 anni
A rendere ancora più confuso e preoccupante il quadro sono i recenti dati pubblicati dall’INPS relativamente alle pensioni italiane e alla longevità dei nostri pensionati. Il tema previdenziale sarà infatti un altro nodo da sciogliere in quanto, secondo le stime, sono almeno 700 mila i soggetti italiani che ricevono una pensione da prima del 1982, escludendo l’invalidità e le pensioni sociali. Da almeno 40 anni, dunque, quasi un milione di persone vive con la pensione. Come spiegano i dati INPS, infatti: “L’età alla decorrenza delle pensioni liquidate prima del 1980 è di 49,9 anni per la vecchiaia e di 46,4 per l’anzianità, mentre per i superstiti da assicurato è di 41,5 anni (45,7 per i superstiti da pensionato). Per i pensionati del settore privato l’età è un po’ più alta per i trattamenti di vecchiaia (compresa l’anzianità) con 54,7 anni, mentre è più bassa per i superstiti con appena 40,7 anni al momento della liquidazione della pensione“.
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