Riforma pensioni 2018, Roberto Rossini: “Uscire dal lavoro tra i 63 e i 65 anni”
Riforma pensioni 2018: il Presidente delle Acli, Roberto Rossini, ha espresso il suo punto vista in merito alla decisione da parte del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, di esentare 15 categorie di lavori considerati gravosi e sulla possibilità di un’uscita dal mercato del lavoro tra i 63 e i 65 anni di età: “La decisione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti di esentare quindici professioni gravose dall’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita è una buona notizia, ma andrebbe ristabilito un principio universalistico“. Nel frattempo il Codacons ha calcolato i costi per famiglia dovuti all’abolizione della Legge Fornero.
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Riforma pensioni 2018, Rossini: “Uscire dal mondo del lavoro tra i 63 e i 65 anni”
Secondo il Presidente delle Acli Roberto Rossini, sarebbe possibile uscire dal mercato del lavoro entro i 65 anni. Come ha riporta l’agenzia Sir: “Bisognerebbe consentire l’accesso alla pensione in una età libera opzionabile da ciascun lavoratore, a partire da un requisito anagrafico minimo, ragionevolmente tra i 63 e i 65 anni, e prevedendo un rendimento pensionistico crescente o decrescente a seconda dell’età di accesso alla pensione. Il patrimonio contributivo accumulato dovrebbe essere restituito sotto forma di pensione in un range anagrafico libero opzionabile e ciò anche a prescindere da un requisito contributivo minimo, oppure da un importo minimo pensionistico da dover raggiungere“.
Riforma pensioni 2018, Codacons: “Abolizione Legge Fornero costerebbe 3333 euro a famiglia”
Alcune delle principali forze politiche, in vista delle prossime elezioni del 4 marzo 2018, hanno ribadito le loro posizioni in merito alla possibilità di abolire la Legge Fornero: per Di Maio e Salvini si può fare, ma bisogna avere ben chiare le coperture, per Berlusconi e Meloni è possibile modificarla, ma non cancellarla del tutto. Ora anche il Codacons ha esposto la situazione; il 4 febbraio ha infatti calcolato a quanto ammonterebbe la spesa per la cancellazione totale della Legge Fornero, il costo potrebbe gravare sulle famiglie con una somma annua di almeno 3333 euro. Gli effetti diretti potrebbero quindi essere negativi e riguardare le detrazioni fiscali, crediti di imposta, cedolari secche.
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