Ape volontaria 2018: per presentare domanda bisognerà attendere aprile

Ape volontaria 2018: gli ultimi aggiornamenti utili per chi intende accedere alla pensione anticipata tramite l’Ape volontaria non sono molto positivi. Ricordiamo che in questo modo è possibile raggiungere la pensione con un anticipo pari a tre anni e sette mesi, grazie a un prestito. Per avere accesso, però, come per altre tipologie di pensione bisogna presentare la domanda, per la quale sarà necessario attendere fino al mese di aprile 2018. Ecco quali sarebbero i motivi.

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Ape volontaria 2018: slitta aprile la domanda

La possibilità di fare domanda per la pensione anticipata grazie all’Ape volontaria slitta al mese di aprile 2018. Secondo il quotidiano milanese IlGiornale, infatti, i motivi sembrerebbero risiedere nei mancati pareri delle autorità competenti, mancherebbero ancora le informazioni fondamentali che consistono nel tasso di interesse applicato dalle banche e il relativo costo dell’assicurazione. Due punti focali sui quali non sembra esserci ancora chiarezza e che risultano da definire. Nel dettaglio, mancano il Garante della Privacy, l’Antitrust e l’Agenzia per l’Italia Digitale all’appello. Dunque, il via non scoccherà all’inizio di quest’anno, ma tra alcuni mesi.

Ape volontaria 2018: come funziona

L’Ape volontaria non è esente da critiche. Bisogna ricordare che la misura, annunciata la scorsa primavera, si basa sull’accordo stipulato da assicurazioni e banche; questi due enti anticipano le somme di denaro al richiedente e a loro volta verranno restituite lungo un determinato arco di tempo con gli interessi. In media saranno almeno cento euro al mese ed è proprio su questa falsa riga che non sono mancate le critiche. Di fatto questa procedura obbliga i pensionati a contrarre un debito e dunque non sembrerebbe molto funzionale e priva di rischi. Ricordiamo che per avere accesso all’Ape volontaria è necessario aver raggiunto i 63 anni di età con 20 anni di contributi, l’importo dell’assegno pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo e l’assenza di una seconda pensione.

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