Ristorante cerca camerieri, ma non li trova: “Hanno paura di perdere il sussidio”

Sembra una storia già sentita diverse volte o forse solo una realtà non ancora raccontata nei suoi dettagli. Un ristorante cerca camerieri, ma non li trova. L’azienda ristoratrice si chiama Il Goccino, ed è un luogo storico e attivo da ben 18 anni, che si trova nel centro storico di Lucignano, in provincia di Arezzo. Il vero problema, però, risiederebbe nel modo in cui viene gestito il sistema del lavoro stagionale e dei sussidi di disoccupazione. Come ha scritto sul suo profilo social Susanna Del Cipolla, moglie del titolare e chef: “Ci dicono che hanno la disoccupazione e che non sono disponibili“.

Esisterebbe, a questo proposito, un folto numero di lavoratori che, una volta terminata la mansione stagionale, smettono di cercare e attendono il periodo successivo, ad esempio quello che va dalla fine delle feste natalizie all’inizio della Pasqua. A rimetterci, ovviamente, sono quei luoghi di lavoro che necessitano di personale in modo continuato. Come ha dichiarato il titolare Fabrizio Tavanti, che gestisce il ristorante assieme alla moglie chef: “Noi non siamo un’attività stagionale, noi siamo aperti tutto l’anno e siamo quelli che vengono penalizzati“.

Come spiega Tavanti, questa situazione è la normalità in certe realtà imprenditoriali: “È la normalità e probabilmente nei loro panni farei così anche io, ma mi domando se non possa esserci una soluzione che compensi il bisogno di continuità di reddito per i lavoratori stagionali con la necessità operative di chi sotto le feste ha necessità di maggiori addetti“. Fabrizio Tavanti è anche rappresentante dei ristoratori di Confesercenti e punta il dito proprio sul sistema del sussidio e anche sulla mentalità stessa: “C’è un grosso lavoro da fare, così non si può andare avanti, non si tratta semplicemente di cambiare le leggi, bisogna cambiare una mentalità che vede il lavoro come un problema, qualcosa che se possibile va evitato“.

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