Riforma pensioni 2018: cosa cambia, bonus bebè, web tax e super ticket

Riforma pensioni 2018: nuove modifiche in arrivo che includeranno l’ampliamento della platea di persone con accesso alla pensione, il super ticket ridotto, il bonus bebè, le categorie di lavori considerati gravosi e molte altre novità in arrivo. Le misure inserite nel ddl della Commissione Bilancio da parte del Senato sono molte. La manovra potrebbe essere approvata nel corso di questa notte ma, prima di tutto, dovrà essere approvata la riduzione del super ticket. Il bonus bebè passerà da 80 a 40 euro a partire dal 2019. L’inserimento del processo breve nella manovra, invece, non avverrà in quanto non è stato raggiunto un accordo da parte di tutti i membri dell’esecutivo. Ecco le principali novità che potrebbero essere approvate entro domani.

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Bonus bebè: consiste in un assegno di dodici mensilità che corrispondono ai primi dodici mesi di vita del bambino o del periodo di adozione. La cifra prevista era di 80 euro per il periodo di tempo compreso tra gennaio e dicembre 2018 e diminuirà a 40 euro a partire dal 2019. Il costo della misura sarà di 165 milioni di euro il primo anno, 195 milioni nel 2019 e 228,5 milioni a partire dal 2020.

Super ticket: è previsto il taglio che sarà destinato ai redditi più bassi. Verrà, inoltre, istituito un fondo presso il Ministero della Sanità di circa 60 milioni di euro all’anno per tre anni a partire dal 2018, per un totale di 180 milioni di euro. Nello specifico ne potranno usufruire le categorie di soggetti vulnerabili.

Pensioni: l’accordo tra Governo e Sindacati in merito all’esenzione delle categorie di lavori considerati gravosi dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019, rientrerà nella manovra. Sono quindici le categorie di lavori selezionate.

Web Tax: slitterà da gennaio 2018 a gennaio 2019, anno in cui partirà l’imposta al 6 per cento sulle transazioni digitali. Questa stata sarà rivolta alle imprese che operano nel settore digitale e che forniscono all’attivo almeno 1500 operazioni all’anno, con un valore stimato superiore a 1,5 milioni di euro all’anno. Sarà previsto anche un gettito di 114 milioni di euro.

Caregiver: nella manovra rientrerà anche il fondo da 20 milioni di euro all’anno, spalmato su tre anni per il sostegno del ruolo di cura e assistenza di chi si occupa di familiari malati.

Banche: sarà previsto un fondo di ristoro per tutti quei clienti degli istituti di credito e finanziari che hanno perso i loro risparmi. Sarà dedicato, infatti, come da manovra: “Ai risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, non altrimenti risarcito o indennizzato, in ragione della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza”.

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