Età pensionabile, Fornero: “Governo Gentiloni ha fatto bene a impedire il blocco”
L’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero riprende il discorso inerente l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019. Il Governo Gentiloni ha infatti deciso di andare avanti, senza scendere a compromessi ed evitando il rinvio di sei mesi richiesto dal Pd, dal Movimento Cinque Stelle e altri partiti. Nel 2011, durante il Governo Monti, anche per accogliere le richieste di Bruxelles, era stata innalzata l’età pensionabile per uomini e donne e ora Elsa Fornero torna sul caso e a sostegno dell’iniziativa.
->SEGUI GLI AGGIORNAMENTI SU PENSIONI, QUOTA 41, APE SOCIAL, PRECOCI E OPZIONE DONNA
A mettere nero su bianco la situazione è stata una recente intervista all’ex Ministro del Lavoro da parte del quotidiano Repubblica. Non sono mancate ovviamente le critiche ma, secondo la Fornero, è hai giovani che bisogna pensare: “Il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno fatto bene a impedire il blocco dell’aumento dell’età pensionabile perché è una scelta che risponde a un’esigenza di medio periodo nell’interesse generale, e non elettorale” ha ribadito l’ex Ministro.
“Si è evitato di scaricare sui giovani il costo di un’operazione che avvantaggerebbe solo le generazioni più mature. Solo dal 2012 tutte le pensioni sono pro rata calcolate con il metodo contributivo. Ci vorrà ancora una ventina d’anni perché le pensioni siano interamente contributive. Da allora in poi potranno scattare i meccanismi di flessibilità” ha continuato la Fornero. E per chi si schiera a favore degli anziani e critica il rischio per i giovani di non trovare mai occupazione, la Fornero ha risposto: “Il ragionamento va capovolto: vanno create le occasioni di lavoro, anche attraverso le politiche attive per il lavoro rispetto alle quali siamo a dir poco impreparati, e non pensare che al lavoro si acceda cacciando qualcun altro“.
© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.