Molestie sul lavoro e mobbing: si possono combattere con la cultura
Il problema delle molestie sul lavoro, del mobbing e degli abusi affligge migliaia di donne nel mondo. Non sono solo il cinema e lo spettacolo gli unici due ambienti ad attrarre certe situazioni, anche il mondo del lavoro, purtroppo, può diventare un luogo pericoloso. Che sia per un’assunzione o per mantenere il proprio posto di lavoro, non è raro che una donna debba affrontare richieste ‘particolari’. Questi gesti possono essere combattuti e prevenuti grazie alla cultura e alla formazione da parte delle imprese.
Molestie sul lavoro: un problema culturale
Da un indagine realizzata in occasione dell’Expotraining in programma dal 25 al 26 ottobre 2017, durante la quale sono state coinvolte sia le aziende che le persone in cerca di lavoro, è emerso come in Italia questo tipo di cultura sia ancora agli esordi. Carlo Barberis, presidente di Expotraining ha spiegato: “Il problema è di carattere culturale e antropologico. In Italia non è ancora ben compresa l’importanza della formazione continua, anche se si sta assistendo ad una lenta inversione di tendenza“. Dei 300 manager intervistati, infatti, solo 19 per cento ha dato inizio a un progetto formativo sulle tematiche legate all’uguaglianza, mentre dei 500 dipendenti, ben il 73 per cento vorrebbe trovare corsi di formazione simili sul posto di lavoro.
Molestie sul lavoro: Italia agli ultimi posti come ore di formazione
“Un recente studio Ocse – ha continuato Carlo Barberis – ci ha collocati al terzultimo posto per numero di ore di formazione, circa 3 ore all’anno per ogni dipendente a fronte delle 24 della Germania. Occorre ancora lavorare per far capire la sua funzione e per costruire ambienti di lavoro migliori, ma anche più attenti alle diversità di genere“. Il trend è in aumento dal 2015, ma sono quasi sempre le grandi aziende a proporre corsi di formazione specifici sull’uguaglianza di genere, mentre solo il 9 per cento delle imprese medio-piccole avvia certe iniziative.
Molestie sul lavoro: nelle aziende manca la cultura di genere
Come ha concluso Carlo Barberis: “Una vera e propria cultura di genere nelle aziende non c’è e l’approccio è ancora tendenzialmente maschilista. Le donne sono solitamente più preparate e più interessate alla formazione perché devono dimostrare di avere maggiori competenze a fronte della concorrenza maschile. In Italia si sente un grande bisogno di costruire una cultura dell’eguaglianza e del rispetto verso le donne. E la formazione continua può davvero cambiare la percezione e superare stereotipi“.
© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.